Nessuna formazione era mai stata ai quarti di finale di Europa League: la Lazio proverà ad andare anche oltre, a cominciare da stasera quando alle 21:05 (arbitra lo scozzese Collum) afronterà il Fenerbahce al Sukru Sarakoglu, gara di andata. Si poteva giocare a porte chiuse (il ritorno dell’Olimpico lo sarà); invece, i turchi se la sono cavata con un ammonimento e una “minaccia”, ovvero la squalifica del campo per un anno in caso succeda qualcosa. Al di là di possibili episodi controversi, l’atmosfera che attende i biancocelesti sarà caldissima: è risaputo che in Turchia i tifosi sono tra i più scatenati al mondo, e quando si parla di dodicesimo uomo qui la definizione è più che corretta. Per la Lazio l’imperativo è segnare almeno un gol per rendere più agevole il ritorno: tutto sommato anche lo 0-0 non sarebbe un cattivo risultato, ad ogni modo bisognerà evitare la sconfitta senza segnare.
Aykut Kocaman allena il Fenerbahce dal 2010 e al primo anno ha vinto il campionato turco (poi la coppa). Esperto e navigato, dimostra di conoscere bene l’importanza della sfida. “Sappiamo quanto questa partita sia importante, per la società e i tifosi. E sappiamo quanto è forte la Lazio, ma vi assicuro che il mio Fenerbahce lotterà dando il 100% fino al fischio finale”. Non manca la considerazione sul rischio squalifica dello stadio (“abbiamo giocato le ultime due gare a porte chiuse, non si può continuare così e spero non succeda niente”) ma le principali attenzioni, come è normale che sia, sono rivolte alla partita: “Il nostro segreto sarà la compattezza, ybuta alla pazienza. I loro pericoli? Ledesma, che sarà affidato a Mehmet Topal”. Che è uno dei tanti acquisti estivi del club. E poi, Kocaman teme anche la verve di Antonio Candreva: “Sarà Ziegler a occuparsi di lui”. La formazione è un 4-3-3 che nasconde tante insidie. A cominciare dal portiere: Volkan Demirel è il numero uno della nazionale e in passato ha dato prova delle sue capacità tra i pali. In difesa c’è l’ex Sampdoria e Juventus (è in prestito dai bianconeri) Ziegler, attenzione soprattutto al centrale nigeriano Yobo, che ha maturato esperienza in Premier League (otto stagioni con l’Everton, più di 200 partite). A centrocampo la tenacia di Mehmet Topal (arriva dal Valencia) unita all’inventiva e agli inserimenti senza palla di Raul Meireles, uno dei migliori nel suo ruolo; e poi il brasiliano Cristian, ormai da quattro anni in Turchia. Il reparto migliore è però l’attacco: Webo è stato per quattro stagioni il terminale offensivo del Maiorca (è arrivato qui a gennaio), Moussa Sow ha segnato ovunque abbia giocato, dal Rennes al Lille passando appunto per il Sukru Sarakoglu (24 gol in 55 partite), e poi c’è quel Dirk Kuyt che voleva mezza Europa, Inter compresa. Una vecchia volpe che non segna tantissimo ma è un lavoratore infaticabile e ha tanta qualità.
Il difetto del Fenerbahce risiede nella panchina, che non ha nomi troppo conosciuti e quindi ha poche possibilità di cambiare la gara in corso. Però, un giocatore va citato: si tratta di Semih Senturk, che ormai va per i 30 anni ma sa come si fa a segnare. E’ stato l’eroe degli Europei 2008, quando la Turchia ha vinto una serie incredibile di partite all’ultimo secondo soprattutto grazie al suo contributo, e ha raggiunto le semifinali. Attenzione a lui, se entrerà a partita in corso.
Panchina corta anche perchè i nomi di chi questa sera non ci sarà sono importanti: ricorderete sicuramente Milos Krasic, fino allo scorso giugno alla Juventus, dove ha giocato una prima stagione di alto livello e poi con Conte è finito ai margini del gruppo. Ma c’è anche Emre Belozoglu, regista mancino che abbiamo visto nell’Inter e che forse ha raccolto meno di quanto il suo talento gli avrebbe potuto concedere. Mancano poi il difensore Kesimal e il centrocampista Sezer Ozturk; entrambi però vedono poco il campo anche di norma.
“Il Fenerbahce è un avversario molto valido e conosciuto a livello europeo: con il loro pubblico hanno un piccolo vantaggio. I miei sanno cosa succede qui: sarà un ambiente caldo, dovremo essere bravi”. Vladimir Petkovic non snobba i turchi: ha allenato in questo Paese anche se per breve tempo, dunque sa bene cosa può significare avere i tifosi che spingono la squadra. E conosce il Fenerbahce: “Ci ho giocato quando allenavo lo Young Boys, ora sono cresciuti ma anch’io ho una squadra più blasonata e di valore”. Nessuna distrazione però, nemmeno quella dettata dalla partita che a Roma può significare una stagione: il derby. “Ci penserò da venerdi, ogni partita è più importante di quella prima: è questo il messaggio che trasmetto alla squadra”. Alcune scelte non sono ancora state chiarite: ad esempio, Miroslav Klose è stato convocato, ma c’è ancora il dubbio sul suo impiego, anche perchè Libor Kozak è il capocannoniere del torneo e lasciarlo in panchina potrebbe non essere una soluzione giusta. “Stanno tutti bene e possono giocare tutti, chi va in campo sarà il migliore che ho a disposizione”. I punti di domanda riguardano principalmente il reparto difensivo: Cana e Ciani sono i favoriti per formare la coppia centrale, ma non è detto che Biava sia tagliato fuori. Vedremo ancora Alvaro Gonzalez come terzino destro con Radu dalla parte opposta, Ledesma solito pendolo davanti alla difesa e l’inevitabile conferma di Ederson, che potrebbe giocare da trequartista (in quel caso Ledesma avanzerebbe sulla linea mediana) oppure a centrocampo, con Candreva e Lulic larghi. Ad ogni modo, sembra che il sacrificato sia Hernanes, per fare spazio a Onazi che ha sorpreso tutti contro lo Stoccarda.
Dipende naturalmente dalle scelte: ad ogni modo, dovrebbe esserci il bomber della Primavera Rozzi, che ieri non ha giocato contro la Roma (vittoria 1-0) per un affaticamento muscolare e perchè Petkovic ha deciso di portarlo con sè. A disposizione anche Stefano Mauri, c’è anche il giovane Crecco. Poi, uno tra Hernanes e Onazi, uno tra Biava e Cana, e il secondo portiere Albano Bizzarri.
Sempre lunga la lista degli indisponibili per Petkovic: Brocchi e Konko sono fuori da tempo, a loro si sono aggiunti Floccari, Andre Dias e ultimamente anche un Bruno Pereirinha che aveva iniziato a inserirsi al meglio negli schemi dei biancocelesti.
Demirel; Gonul, Irtegun, Yobo, Ziegler; Mehmet Topal, Raul Meireles, Cristian; Kuyt, Webo, M. Sow. All. Kocaman
A disp: Gunok, Korkmaz, Ali Kaldirim, Uçan, Mehmet Topuz, Semih Senturk
Squalificati: –
Indisponibili: Kesimal, Sezer, Emre, Krasic
Marchetti; Gonzalez, Cana, Ciani, Radu; Candreva, Ledesma, Onazi, Lulic; Ederson; Kozak. All. Petkovic
A disp: Bizzarri, Biava, Crecco, Hernanes, Mauri, Klose, Rozzi
Squalificati: –
Indisponibili: Konko, Andre Dias, Pereirinha, Brocchi, Floccari
Arbitro: Collum (Scozia)