La Lazio di Bollini supera per 3-1 il Chievo e accede alla finale del Campionato Primavera 2013. I biancocelesti grazie alle reti di Antic, Vilkaitis e Cataldi regolano i gialloblù in una partita molto emozionante. Per i clivensi inutile il rigore trasformato in pieno recupero da Marchionni. I capitolini attendono ora l’esito dell’altra semifinale, Milan – Atalanta, in programma domani sera a Città di Castello.
Squadra che fin da subito prova a dettare legge. Le discese di Keita e gli inserimenti di Antic mandano in subbuglio il reparto difensivo veronese. Il raddoppio arriva nel secondo tempo grazie a un colpo di testa di Vilkaitis. Da lì in poi gestione regolare del vantaggio, fino all’occasione sfruttata cinicamente da Cataldi che arrotonda ulteriormente la vittoria.
La banda di D’Anna non si rivela affatto appagata dal successo inaspettato contro la Juventus nei quarti. Ma con lo scorrere del tempo, la scarsa qualità emerge negli uno contro uno e alla fine è quella a fare la differenza.
Gestisce con polso la gara, valutando egregiamente ogni situazione.
Lazio Primavera
Parte con un paio di indecisioni. Con il passare del tempo acquista sicurezza mostrandosi reattivo e pronto in ogni circostanza.
Resiste sulla fascia, cercando spesso la verticalizzazione che non ti aspetti.
Trova la rete che chiude prima del previsto i giochi. Mastino dai piedi delicati.
Indemoniato fin dall’avvio non lascia passare una goccia dalle sue parti.
Fa soffrire un po’ troppo la retroguardia non riuscendo ad arginare la spinta offensiva di Franchini.
L’ennesimo inserimento vincente alla fine porta al gol che apre le danze. Dinamico e grintoso fino allo scadere.
Da buon capitano trasmette la carica con innumerevoli recuperi a centrocampo.
I postumi della febbre si fanno ancora sentire. Non è al meglio, ma la sua presenza in finale è essenziale.
(dal 24′ s.t. VIVACQUA 6 Si ritaglia diversi spazi mettendosi in mostra.)
Agisce tra le linee supportando al meglio i due attaccanti. Nel finale trova il giusto premio che mette il punto esclamativo sul successo biancoceleste.
(dal 50′ s.t. DI FRANCESCO s.v.)
A dir poco incontenibile nelle sue discese palla al piede. Slalom e finte che ubriacano ogni avversario che gli si pone di fronte. A mancare è solo il gol.
Ottima assistenza e grande lavoro tattico.
(dal 48′ s.t. ILARI s.v.)
All.BOLLINI 6,5 Propone una squadra organizzata e affamata. Sopperisce alle assenze di Lombardi e Rozzi senza alcun problema. Seconda finale consecutiva conquistata. Vedremo se questa sarà quella buona.
Chievo Primavera
Alterna ottime parate a momenti di black out, ma il bilancio finale è più che positivo.
Va in tilt dopo pochi minuti, non riuscendo a reggere il confronto con Keita. Nel finale abbandona per infortunio il campo.
Troppo impulsivo. Spesso lascia buchi pericolosi nel reparto.
Prova a resistere in ogni modo, ma la partita non è delle più fortunate. Sempre pericoloso nei calci di punizione.
Troppa fretta e poca sostanza.
(dal 29′ s.t. MARCHIONNI 6 Il suo ingresso porta una spinta in più sulla fascia che si traduce in rigore conquistato e trasformato).
Si fa prendere troppo presto dal nervosismo, cercando spesso e volentieri di risolvere la situazione con sue idee, puntualmente inappropriate.
Si sposta di zona in zona tentando di tappare i buchi che continuamente vengono lasciati agli avversari.
Nel primo tempo punge sulla fascia, portandosi spesso sul fondo e proponendo ottimi cross.
(dal 17′ s.t EKUBAN 5,5 Non riesce a incidere sulla gara, fallendo una limpida occasione a due passi dalla porta)
Si divora due gol nel primo tempo. Alla fine nell’economia del match pesano. Eccome.
(dal 9′ DA SILVA 6,5 Cambia il trend di gara dando più velocità e fluidità alla manovra clivense).
Non riesce a farsi vedere come dovrebbe. Spesso poco volenteroso, perde diversi metri negli scontri a centrocampo.
Si muove con costanza cercando di farsi trovare in molte zone del campo. Dalla fascia al limite dell’area si rende pericoloso più volte. Nel finale di gara si eclissa.
All.D’ANNA 5,5 La sua squadra si divora diverse occasioni, non mostrandosi feroce sotto porta. Lascia qualche dubbio sulle sostituzione effettuate.
(Francesco Davide Zaza)
Il tabellino
Marcatori: 16′ Antic, 60′ Vilkaitis, 91′ Cataldi, 99′ Marchionni rig.
Lazio Primavera (4-3-3): Strakosha; Pollace, Vilkaitis, Serpieri, Filippini; Cataldi (95′ De Francesco), Falasca, Crecco (69′ Vivacqua); Antic, Tounkara (93′ Ilari), Keita. Allenatore: Bollini. A disposizione: Scarfagna, Andreoli, Bilali, De Francesco, Fiore, Luque, Pace, Paterni, Silvagni, Tira.
Chievo Primavera (4-2-3-1): Provedel; Maccarone, Coulibaly, Manfrin, Costa (74′ Marchionni); Djiby, Toskic; Franchini (62′ Ekuban), Cisotti (54′ Da Silva), Alimi; Sowe. Allenatore: D’Anna. A disposizione: Ronchi, Moschin, Burato, Ronca, Fochesato, Magri, Popadiyn, Paruzza, Messetti.
Arbitro: Sacchi di Macerata
Assistenti: Bellagamba, Fraschetti
Quarto uomo: Ceccarelli
Ammoniti: 83′ Vilkaitis (L)