Calciomercato Napoli retroscena: il ricatto di Kvaratskhelia
Il calciomercato Napoli si è concluso nella maniera che tutti i tifosi azzurri non speravano, la cessione inaspettata di Kvaratskhelia e il non acquisto di alcun top player per sostituirlo, nella giornata di ieri però Giovanni Manna il direttore sportivo ha cercato di spiegare ai suoi tifosi e agli addetti ai lavori che il trasferimento è avvenuto per un “ricatto” da parte del giocatore georgiano, che avrebbe potuto appellarsi all’articolo 17 del regolamento FIFA per lasciare Napoli senza che la squadra di De Laurentiis avesse un’entrata dalla sua cessione.
L’articolo in questione, e in particolare il quinto comma del quinto capitolo dichiarano che un calciatore sotto i 28 anni può decidere di svincolarsi dal proprio club dopo 3 anni dalla firma del contratto, in questo caso il giocatore deve comunicare la decisione a 15 giorni dell’ultima partita giocata e per 12 mesi non può accasarsi a nessun’altra squadre dello stesso campionato del club da cui si libera.
Kvaratskhelia quindi se il Napoli avesse deciso di non cederlo avrebbe potuto andarsene pagando solamente un piccolo indennizzo di 10 milioni di euro, decisamente meno rispetto ai 75mln pagati dal Paris Saint Germain, che già sono sembrati pochi per il georgiano. Ad essere onesti Kvaratskhelia non ha mai paventato l’idea di appellarsi all’articolo 17 ma il rischio c’era visto che la firma del contratto del georgiano è avvenuta nell’estate del 2022 e che il club francese aveva già fatto sentire il suo interesse la scorsa estate in coppia con Victor Osimhen per circa 200 milioni.
Calciomercato Napoli retroscena: cosa c’entra la sentenza Diarra con la cessione Kvaratskhelia
Un altro aspetto che ha dovuto tenere conto il calciomercato Napoli per la cessione di Kvaratskhelia è la sentenza Diarra, così denominata la sentenza della Corte di Giustizia Ue nella causa fatta nel 2014 dall’ex calciatore Lassana Diarra nei confronti dello Spartak Mosca club in cui militava in quel momento, e che nell’ottobre del 2024 ha avuto una sentenza.
La causa di Diarra si basava sulla sua richiesta nel 2014 di svincolarsi dallo Spartak Mosca per accasarsi allo Charleroi, club belga, in seguito ad un abbassamento dello stipendio, la squadra russa per completare l’operazione chiese un indennizzo di circa 10 milioni e per paura di dover versare la cifra la squadra belga si tirò indietro nella negoziazione.
La sentenza data il 4 ottobre 2024 ha visto vincente Lassana Diarra e quindi la possibilità di qualsiasi giocatore di svincolarsi dal loro club in qualsiasi momento, mentre fino a questo momento per il regolamento FIFA la squadra da cui un calciatore si svincolava doveva dare l’ok per l’addio del giocatore e ricevere un indennizzo da parte della squadra a cui il giocatore si sarebbe legato.
Secondo la FIFA però la sentenza non cambia i principi fondamentali del sistema dei trasferimenti e può quindi ritenersi soddisfatta, infatti alla base della decisione c’è il concetto di giusta causa che deve comunque essere sempre dimostrata per permettere ad un calciatore di svincolarsi dal suo club attuale per passare ad un altro.