La Juventus manda Calciopoli in soffitta. Il club bianconero ha annunciato di rinunciare al ricorso contro la Federcalcio e l’Inter. In discontinuità con la linea perseguita dall’ex presidente Andrea Agnelli, la nuova dirigenza ha deciso di ritirare l’ultimo ricorso pendente dopo la lunga serie iniziata 17 anni fa. L’obiettivo era di provare a ottenere dal Consiglio di Stato, massimo giudice amministrativo, il ribaltamento della sentenza del Tar del 2016 che aveva negato il risarcimento «del danno ingiusto», calcolato per cifre milionarie e scaturito per la decisione di Guido Rossi, commissario straordinario della Federcalcio, di assegnare all’Inter lo scudetto del 2006 dopo lo scandalo Calciopoli.
Nella relazione semestrale del bilancio della Juventus si parlava di 443 milioni e 725.200 euro. Ma come riportato dal Corriere della Sera, non è solo una questione di soldi, perché la Juventus chiedeva anche l’annullamento in via «incidentale» del comunicato stampa che assegnava lo scudetto al club nerazzurro (26/7/2006) e la delibera del Consiglio Figc del 2011, come i provvedimenti che costituirebbero l’illecito di cui si domandava il risarcimento danni. Questa mattina era in programma l’udienza sul ricorso, ma il club bianconero ha deciso di ritirare la richiesta di risarcimento, chiudendo il sipario su una delle vicende più dolorose del calcio italiano.
JUVENTUS CHIUDE CALCIOPOLI DOPO 17 ANNI DI BATTAGLIE LEGALI
L’atto più importante di Calciopoli era stato scritto quest’estate, quando il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso della Juventus contro Figc, Inter e Coni. Un pronunciamento con cui sono state poste le basi di una molto probabile bocciatura nel processo abbandonato oggi dal club bianconero, spiega il Corriere della Sera. Negli anni, la Juventus aveva scelto la strada della moltiplicazione dei contenziosi, presentando ricorsi su ricorsi. Si arriva a quello impugnato al Consiglio di Stato, contro la pronuncia del Tar del Lazio del 28 ottobre 2022.
Si arriva così alla pronuncia del rigetto del 21 agosto di quest’anno. Ma non era comunque finita, visto che era rimasto pendente un altro filone, avviato a seguito di una delibera del 2011 e avente oggetto la richiesta di risarcimento. Il Tar del Lazio aveva respinto le richieste della Juventus con sentenza del 2016, a sua volta impugnata al Consiglio di Stato. Quindi, arriviamo al ricorso che avrebbe dovuto essere discusso oggi e che invece è stato abbandonato. Dunque, ora Calciopoli è davvero una storia chiusa.