Calderoli, le accuse di Esposito in consiglio comunale
Polemiche dopo che nella giornata di ieri, in consiglio comunale a Napoli, Aniello Esposito del Pd ha definito il ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli “un vomito”. Una definizione attribuita al politico nel corso della discussione sul decreto legislativo in materia di autonomia differenziata. Le sue parole hanno fatto rumore, suscitando polemiche nella politica cittadina. Carmela Rescigno, consigliere regionale della Lega in Campania, ha chiesto che “Il Pd prenda immediatamente le distanze dal consigliere comunale di Napoli Aniello Esposito che ha insultato durante una seduta del Consiglio comunale di Napoli il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli. Questo è il rispetto che il Pd ha per le Istituzioni. Mi aspetto una condanna da parte del sindaco Manfredi e di tutte le forze politiche”.
Anche Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, ha definito “Inaccettabile la bassezza del linguaggio che fa il paio con la totale inconsistenza delle argomentazioni”. L’appello è proseguito con “Basta con i toni violenti e la volgarità, ancor più inaccettabili se provengono da sedi istituzionali. Esposito e il Pd chiedano scusa al ministro Calderoli”.
Coordinatore Lega Campania: “Il sindaco di Napoli intervenga”
Come riporta Il Mattino, anche il coordinatore regionale in Campania della Lega ed europarlamentare Valentino Grant ha parlato di quanto accaduto con gli insulti di Esposito rivolti a Calderoli: “Avevamo largamente previsto l’iniziativa demagogica del sindaco di Napoli e della sua maggioranza sul decreto legislativo in materia di autonomia differenziata. Troviamo però assurdo che il consiglio comunale di una nobile città come Napoli si trasformi nel luogo dell’oltraggio alle istituzioni, come determinato dall’inqualificabile turpiloquio che il consigliere PD Aniello Esposito ha riservato al ministro Roberto Calderoli”.
Grant ha proseguito spiegando che “Da giorni il centrosinistra campano fa facile propaganda, guardandosi bene dall’offrire contributi al dibattito: lo comprendiamo. Del resto l’autonomia premia merito ed efficienza. Ed una classe dirigente impreparata, come quella del centro-sinistra campano e napoletano, inevitabilmente sprofonda nel panico. Possiamo concedere l’attenuante del nervosismo, attesi i guai giudiziari che stanno travolgendo in questo ore il Partito Democratico partenopeo, ma il sindaco Manfredi, anche per il suo trascorso da uomo del livello più alto della formazione e dell’educazione, dovrebbe formalmente intervenire per censurare un comportamento incivile e lesivo dell’onorabilità delle istituzioni”.