Suicidio assistito, report choc Canada: rappresenta 5% decessi dell'anno scorso e in quasi 23% casi Track 2 è stato chiesto per "isolamento o solitudine"
Un numero record di cittadini in Canada ha deciso di ricorrere al suicidio assistito: un rapporto ufficiale rivela che oltre il 5% di tutti i decessi l’anno scorso è rappresentato da questa procedura controversa. Il report del governo canadese sull’assistenza medica alla morte (Medical Assistance in Dying, MAID), pubblicato a fine novembre, segnala che sono 16.499 le persone che l’anno scorso hanno posto fine alla propria vita ricorrendo al suicidio assistito, ma le richieste inviate a Health Canada erano 22.535. Tra queste, 4.017 persone sono decedute per altre cause, 1.327 non erano state ritenute idonee alla procedura, mentre 692 hanno ritirato l’istanza.
Il documento rileva che i suicidi assistiti hanno rappresentato il 5,1% di tutti i decessi in Canada dello scorso anno, con un leggero aumento (0,4%) rispetto all’anno prima: è il dato più alto registrato da quando il Canada lo ha legalizzato nove anni fa; inoltre, l’aumento è del 6,9% rispetto alle procedure effettuate nel 2023, quando ci furono 15.427 suicidi medicalmente assistiti. Quasi 9 casi su 10 riguardano le province del Quebec (dove è entrata in vigore una legge che consente l’eutanasia anche a chi ha la demenza), dell’Ontario e della British Columbia.
IL CASO DEI MALATI NON TERMINALI
Ma un altro dato che fa preoccupare riguarda le istanze per le condizioni di “Track 2”, che riguarda le persone che non prevedono di morire nell’immediato futuro, ma presentano una “condizione medica grave e irreparabile”, mentre il Track 1 riguarda chi ha una diagnosi terminale o una morte ragionevolmente prevedibile. Delle richieste MAID dichiarate non idonee, quasi un quinto proveniva dal Track 2. Introdotta ufficialmente quattro anni fa, è una disposizione osteggiata anche dall’Onu, che ha invitato il Canada ad abrogarla insieme alla disposizione che dal 2027 consentirà il Track 2 anche a chi ha solo una malattia mentale.
Ebbene, l’anno scorso ci sono stati 732 suicidi assistiti Track 2, che rappresentano il 4,4% di tutti i decessi MAID dell’anno in questione. Quasi il 23% di loro ha indicato “isolamento o solitudine” come motivo per richiedere l’eutanasia. I medici hanno riferito che circa il 50% delle persone l’ha richiesta perché “percepita come un peso per familiari, amici o assistenti”.
Il totale dei decessi Track 2 è in aumento, con 224 nel 2021, 469 nel 2022 e 625 nel 2023. Secondo il report, la patologia di base più frequentemente segnalata tra i soggetti iscritti al Track 1 era il cancro (63,6% dei casi), mentre per il Track 2 le malattie più comunemente citate erano condizioni neurologiche e “altre” come diabete, fragilità, dolore cronico e malattie autoimmuni.
