Il candidato sindaco Dem di New York Brad Lander è stato arrestato dall'immigrazione USA fuori da un tribunale: i video dell'arresto
Poche ore fa il revisore dei conti (anche detto “comptroller”, con la seconda più importante carica politica cittadina) e candidato sindaco Dem di New York Brad Lander è stato arrestato dall’ICE – ovvero l’ormai temuta agenzia federale per l’immigrazione – nei corridoi del tribunale newyorchese al 26 di Federal Plaza, dove si trovava per un’udienza sull’espulsione di un presunto immigrato irregolare: la notizia ha fatto immediatamente il giro del web e ha suscitato non poche critiche dalle cariche politiche democratiche cittadine.
Prima di arrivare a Brad Lander e al suo contestato arresto, è bene ricordare che, secondo dati raccolti dal quotidiano Guardian, dall’elezione di Donald Trump gli arresti da parte dell’ICE ai danni di migranti – peraltro in larghissima parte senza alcun precedente penale a loro carico – sono aumentati di circa l’807% rispetto al mandato governativo di Joe Biden, in una sorta di vera e propria caccia all’immigrato di carattere federale.
Il caso di Brad Lander, peraltro, ricorda tristemente da vicino quanto accaduto solamente la scorsa settimana a Los Angeles, quando il senatore Democratico californiano Alex Padilla è stato violentemente allontanato durante una conferenza stampa del segretario della sicurezza locale Kristi Noem: anche Padilla era stato ammanettato, mentre la sua apparente colpa era solo quella di aver cercato di porre una domanda sulle politiche migratorie dell’agenzia.

Brad Lander arrestato: cos’è successo al candidato sindaco Dem di New York
Nei video che impazzano in rete in queste ore, si vede chiaramente Brad Lander del tutto pacifico all’esterno di un’aula di tribunale, in compagnia di un immigrato che aveva ricevuto un decreto di espulsione da parte dell’agenzia ICE: il candidato sindaco di New York era riuscito ad ottenere l’archiviazione per l’uomo e proprio in quel momento alcuni agenti federali a volto coperto l’hanno raggiunto.
Dopo alcuni strattoni, Brad Lander ha chiesto – sempre in modo pacifico – che gli fosse esibito il mandato d’arresto nei suoi confronti, spiegando ai federali che “non avete l’autorità per arrestare un cittadino americano che chiede di vedere un mandato giudiziario”: in tutta risposta, gli agenti dell’ICE l’hanno sbattuto contro il muro e l’hanno ammanettato, mentre la stessa sorte è toccata anche al migrante che aveva difeso pochi minuti prima nell’aula di tribunale.
Attualmente non è chiaro quali siano le accuse formulate contro Brad Lander, con la moglie Meg Barnette che su Twitter/X – condividendo il video dell’arresto del marito – ha spiegato che “la situazione è ancora in fase di sviluppo” e attentamente monitorata dal “nostro team”: in una conferenza stampa indetta poco dopo, Barnette ha definito l’accaduto “scioccante e inaccettabile“, precisando che “quello che ho visto oggi non era uno stato di diritto” e dicendosi fiduciosa che “Brad uscirà presto”.
Hi, this is Meg Barnette, Brad’s wife.
While escorting a defendant out of immigration court at 26 Federal Plaza, Brad was taken by masked agents and detained by ICE.
This is still developing, and our team is monitoring the situation closely. pic.twitter.com/jekaDFjsT1
— Brad Lander (@bradlander) June 17, 2025
Dal conto dell’ICE non è arrivato alcun commento ufficiale all’accaduto, neppure a fronte delle richieste di chiarimento da parte del quotidiano Guardian; mentre, dal conto suo, l’altro candidato sindaco progressista di New York Zohran Mamdani ha definito l’atteggiamento dell’ICE “fascista”, chiedendo l’immediato rilascio di Brad Lander, sostenuto anche dal deputato texano Greg Casar – che ha definito l’arresto “vergognoso” –, dalla senatrice dello stato di New York Julia Salazar – che parla di atteggiamento “illegale” da parte dell’ICE – e da numerose altre figure politiche statunitensi.
ICE just cuffed & tackled NYC Comptroller @bradlander for asking them to prove they had a warrant to make an arrest.
The Trump Admin is going after elected officials in broad daylight. Imagine what they’d do to you when cameras aren’t around. pic.twitter.com/sJHGyaX1rB
— Young Democrats of America (@youngdems) June 17, 2025