Il mese di settembre, a parte il periodo natalizio, è quello più citato nelle canzoni. Sarà per l’improvviso cambio tra l’estate e le prime avvisaglie di autunno, anche se in realtà l’estate dura ancora molto e almeno nelle prime due, tre settimane di settembre con un po’ di fortuna si può godere di bellissime giornate. La metafora poi è presto fatta: finisce l’estate, finiscono anche gli amori. Soprattutto quelli veloci e un po’ casual fatti durante fugaci incontri estivi. Il “nono” mese dell’anno per molti significa poi “fine”, distacco.
Tante dunque le canzoni dedicate a quello che è uno dei mesi più affascinanti dell’anno, cominciando dalla storica Impressioni di settembre che la Premiata Forneria Marconi pubblicò nel lontano 1972, un vero e proprio manifesto della stagione prog italiana. Era inserito nel primo album della PFM, “Storia di un minuto” e di esso sono state fatte varie cover. Restando in ambito di musica prog italiana degli anni 70 un brano allora molto popolare vista la stagione di grandi movimenti extraparlamentari e rivoluzionari, “Luglio, agosto, settembre (Nero) degli Area”. Un brano estremamente politico, con la voce recitata di una donna palestinese che parlando in arabo si rivolge al suo uomo narrando le sofferenze del popolo palestinese. Altro brano immancabile è 29 settembre di Lucio Battisti ed Equipe 84. Qua i riferimenti meteorologici non ci sono, il 29 settembre è la data di nascita della moglie di Mogol.
DA FRANK SINATRA AI GREEN DAY
Settembre di Alberto Fortis è invece un pezzo proprio dedicato a questo mese, visto come fine dell’estate e nuovo inizio. Anche Antonello Venditti ha scritto una malinconica Settembre. Anche all’estero non mancano canzoni dedicate a questo mese: September song scritta da Kurt Weil nel 1938 venne resa in inglese da Frank Sinatra, interpretata da tanto altri artisti come Billy Holiday, Sara Vaughn, Tony Bennet, Ella Fitzgerald. Il cantante pop per eccellenza Neil Diamond scrisse insieme al cantante francese Gilbert Becaud la bella September Morn, ricca di malinconia e mestizia. Venendo ai giorni nostri i Green Day hanno inciso un brano dai contenuti politici, dedicato ai soldati caduti in guerra in Iraq, Wake me up when september ends: Svegliami quando settembre sarà finito, furono le parole della mamma di Billy pronunciate durante il funerale del marito.