Fissata la ripresa della Serie A e della stagione calcistica ecco che un nuovo-vecchio nodo torna all’attenzione del mondo del calcio come della federazione, ovvero il caos relativo ai contratti in scadenza al 30 di giugno dei giocatori. Il tema non è nuovo: già se ne era parlato fin da subito non appena dichiarato lo stop al campionato e espressa la volontà di tornare in campo in estate inoltrata. Pure però nel frattempo è stato messo da parte, senza venir di fatto risolto. A riportalo in auge proprio oggi pomeriggio è stato Beppe Galli, presidente dell’Assoagenti che ha lanciato un allarme che non potrà essere ulteriormente evitato. Ai microfoni di Radio Punto Nuovo, infatti Galli ha affermato che senza il presto intervento della FIGC, di fatto i giocatori anche di Serie A il cui contratto sarà in scadenza il prossimo 30 giugno potrebbero anche non scendere in campo per la ripresa della stagione, rifiutandosi di giocare.
GALLI PROTESTA: “LA FIGC CI HA IGNORATI”
Certo uno scenario difficile anche se sulla carta possibile e a cui la federazione come i club devono al più presto porre rimedio: già è atteso un vero tour e de force tra giugno e luglio per chiudere la stagione 2019-20 della Serie A entro agosto, sia mai che questo veda pure i club senza i propri giocatori. Sulla carta infatti finora sono ben 107 i giocatori cui vedranno decadere i propri contratti entro il 30 giugno (tra termine del contratto e scadenza dei prestito) e tra questi vediamo anche pedine importantissime del primo campionato, da Ibrahimovic e Callejon, fino a Palacio, Kulusevski, Petagna e Perin, che attendono di conoscere il proprio futuro. La situazione è ben complicato dunque: sulla carta i giocatori in scadenza, oltre al limite del 30 giugno potrebbero infatti rifiutarsi di scendere ancora in campo senza intervento della Federcalcio (l’unica che potrebbe intervenire in tal senso), e neppure i nuovi arrivi potrebbero farlo anzitempo. Per i casi come Petagna o Rrhamani, già acquistati dal Napoli, ma ancora alla Spal lo stesso Galli ha aggiunto: “I nuovi acquisti possono aggregarsi, ma non possono scendere in campo. Almeno non fino al termine del campionato 2019/20. L’intervento della Federazione è fondamentale”. Urge dunque che si arrivi presto a una risoluzione del problema per Galli, che in chiusura ha pure lanciato una frecciata contro la FIGC: “Noi agenti abbiamo fatto diverse richieste e stiamo aspettando un incontro con la Federazione. Finora zero risposte, hanno parlato tutti, gli agenti non sono mai stati interpellati. Il giocatore è tutelato dall’agente, non da altri personaggi, quindi la Federazione dovrebbe fare un po’ di attenzione in tal senso”.