La Cappella degli Scrovegni di Padova è una delle ‘meraviglie’ raccontate da Alberto Angela nel quarto ed ultimo appuntamento del viaggio attraverso le bellezze del nostra Paese. In passato cappella privata, oggi la Cappella degli Scrovegni è sede di un museo e fa parte dei Musei Civici agli Eremitani. Capolavoro della pittura del Trecento italiano ospita al suo interno un noto ciclo di affreschi di Giotto dei primi anni del XIV secolo, considerato uno dei capolavori dell’arte occidentale. Ecco alcuni dati su questa meraviglia tutta italiana: la navata è lunga 29,88 m, larga 8,41 m, alta 12,65 m.
La zona absidale è formata da una prima parte a pianta quadrata, profonda 4,49 m e larga 4,31 m, e da una successiva, a forma poligonale a cinque lati, profonda 2,57 m e coperta da cinque unghiature nervate. La cappella, affrescata da Giotto, dal 2021 è stata inserita tra i patrimoni dell’umanità per l’UNESCO.
Cappella degli Scrovegni impreziosita gli affreschi di Giotto
Non ci sono dubbi: la Cappella degli Scrovegni è un capolavoro della pittura del Trecento italiano ed europeo del grande Giotto. L’opera, infatti, è considerata come il ciclo più completo di affreschi realizzato dal grande maestro toscano nella sua maturità. Gli interni sono meravigliosi: un tripudio di colori e luci, ma anche di poesia e pathos in cui l’uomo incontra Dio. Giotto termina i lavori di pittura nei primi mesi del 1306 e, come si legge dal sito ufficiale del museo, in quella data “la cappella presenta un’architettura molto semplice: un’aula rettangolare con volta a botte, un’elegante trifora gotica in facciata, alte e strette finestre sulla parete sud, un’abside poligonale poi sopraelevata per la cella campanaria”.
All’interno della Cappella le opere di Giotto raccontano tre temi: gli episodi della vita di Gioacchino e Anna (riquadri 1-6), gli episodi della vita di Maria (riquadri 7-13) e gli episodi della vita e morte di Cristo. In basso a questi affreschi, una serie di riquadri illustra le allegorie dei Vizi e delle Virtù.