Carabiniere ucciso, nuovi aggiornamenti sulla tragica morte di Mario Cerciello Rega. Ieri i Ris hanno effettuato i rilievi del caso nella stanza 109 dell’albergo dove hanno soggiornato Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth e dove era stato trovato il coltello utilizzato per colpire Cerciello: come riporta Tg Com 24, sono state rinvenute delle tracce ematiche. Ma le novità non sono terminate qui: il Corriere della Sera rivela che ci sarebbero state quattro telefonate tra Sergio Brugiatelli e i due americani prima della morte del vice brigadiere di Somma Vesuviana. Un aggiornamento rilevante che arriva direttamente da una nota di servizio allegata agli atti dell’inchiesta, compilata dai carabinieri della stazione Trastevere: non è noto il contenuto di quelle chiamate, che potrebbe essere fondamentale per comprendere la natura dell’accordo tra le parti coinvolte. Da chiarire, tra i tanti interrogativi, perchè lo stesso Brugiatelli non sia intervenuto durante l’aggressione e l’accoltellamento di Cerciello Rega, avvenuto a pochi passi da lui. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CARABINIERE UCCISO, PERCHE’ LO SCAMBIO A MANI VUOTE?
C’è un buco lungo 24 minuti negli spostamenti di Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth che impedisce di risalire alla verità sulla morte di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma la notte tra il 25 e il 26 luglio. Lo sottolinea Il Corriere della Sera, notando come nel tragitto dall’hotel Le Meridien fino all’aggressione dei due militari e all’accoltellamento mortale gli americani qualcosa possa essere andato storto o comunque possa aver modificato i piani dei due. Elder e Natale, infatti, da quanto hanno raccontato erano d’accordo con il mediatore dei pusher, Sergio Brugiatelli, di procedere ad uno scambio: 80 euro e un grammo di cocaina (ma i ragazzi negano di aver chiesto la droga) per la restituzione del borsello rubato. Peccato però che all’incontro, secondo Il Corriere della Sera, i ragazzi quel borsello non lo abbiano portato…
CARABINIERE UCCISO, I DUBBI SUGLI AMERICANI
Da quanto emerso, Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth lasciarono il borsello rubato all’interno di una fioriera. Perché non lo portarono all’incontro per procedere allo scambio? La risposta potrebbe essere contenuta in quei 24 minuti di buco. Ma c’è un altro quesito: perché Brugiatelli – che come ha sostenuto il carabiniere Andrea Varriale nella sua relazione di servizio si trovava a poca distanza – non è intervenuto o quanto meno non si è avvicinato quando ha visto che la situazione volgeva al peggio? Nella stanza d’hotel in cui i due giovani si sono rifugiati e sono stati arrestati si recheranno oggi i carabinieri del Ris allo scopo di riesaminare le tracce e compiere nuovi rilievi, magari anche sul percorso di quella sera. I dubbi sulla morte di Mario Cerciello Rega sono ancora troppi e uno riguarda le dotazioni: che non avesse la pistola è acclarato, ma a questo punto è certo che avesse con sé almeno le manette?