La Caravella Portoghese è arrivata in Italia: è stata avvistata nelle acque al largo di Sicilia, Sardegna e a Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria. In queste località adesso è allarme meduse. L’esemplare in questione, in tal senso, preoccupa più degli altri. Il motivo, come riportato da Money, è da ricondurre al fatto che i suoi tentacoli sono “urticanti e velenosi”. È per questa ragione che le punture possono essere molto dolorose.
Le conseguenze, per fortuna, non sono gravi. Il liquido presente nei tentacoli della particolare medusa, composto da proteine con effetto infiammatorio, neurotossico e paralizzante, provocano infatti rossore localizzato, rilievi cutanei (pomfi), dolore e bruciore. Dopo una ventina di minuti i sintomi passano, ad eccezione del prurito. Soltanto in casi molto rari si può verificare uno shock anafilattico con difficoltà respiratorie oppure sintomi simili a quelli dell’avvelenamento come febbre, nausea e mal di testa. In questo caso è necessario rivolgersi immediatamente ad un medico.
Caravella Portoghese in Italia: dov’è allarme meduse e come riconoscerle
In molti si stanno domandando dov’è stato dato l’allarme meduse in Italia e soprattutto come riconoscere la Caravella Portoghese. Quest’ultima è simile ad un esemplare comune, ma è molto più grande. L’organismo marino ha dimensioni che vanno dai 9 ai 30 cm di lunghezza e può arrivare fino a 15 cm di altezza. Inoltre, è dotato di una sacca galleggiante ricca di gas. I tentacoli possono raggiungere anche i 20 metri. Tra i più lunghi al mondo. A occhio nudo dunque è possibile individuarla.
In caso di puntura, comunque, è importante non farsi prendere dal panico. È necessario piuttosto, come riportato da Money, uscire dall’acqua e sciacquare la zona interessata con acqua di mare. È possibile ricorrere ad una pomata per alleviare il dolore, ricordandosi di non grattarsi e di non esporsi al sole per evitare di peggiorare la situazione.