LA MESSA AL SANTO SEPOLCRO E LA PREGHIERA PER PAPA FRANCESCO: LA COMMEMORAZIONE CON IL PATRIARCA PIZZABALLA
Questa mattina davanti ad una folla di fedeli gremita al Santo Sepolcro, il cardinale Pierbattista Pizzaballa ha celebrato la santa Messa “per l’eterno riposo dell’anima“ di Papa Francesco, dopo aver già presieduto diversi riti dal giorno della morte di Bergoglio fino a stamane, mentre a Roma iniziava l’ostensione della salma in Basilica di San Pietro. Quello di oggi 23 aprile 2025 è una delle ultime cerimonie che il Patriarca di Gerusalemme terrà in Terra Santa, a breve infatti è previsto il viaggio per i funerali solenni di sabato e il successivo inizio del Conclave 2025.
Pizzaballa è infatti uno dei 135 cardinali elettori, tra l’altro nelle ultime ore “interessato” da totonomi e scommesse mondiali come uno dei prelati con possibilità di essere eletto Pontefice successore di Papa Francesco: al di là dei discorsi sui “Papabili”, il Patriarca latino di Gerusalemme ha bene in testa quali saranno le prerogative per la Chiesa del prossimo futuro, sia dentro che fuori la Terra Santa attraversata dalla più grave crisi politica e umanitaria della storia recente.
«Papa Francesco è stato chiamato a vedere il viso di Dio», aveva spiegato da Gerusalemme nel messaggio di cordoglio lo stesso Pizzaballa che invece oggi ha celebrato presso il Santo Sepolcro la commemorazione religiosa per la vita del Santo Padre Francesco. Come ha raccontato in una intervista a “La Stampa” nelle ore che precedono i funerali solenni, nel 2014 il pellegrinaggio in Terra Santa del Papa lo ha visto protagonista di un fuoriprogramma con Pizzaballa dove gli chiese di organizzare un incontro di pace tra israeliani e palestinesi: «era fatto così, la sua preoccupazione era ed è sempre stata la pace».
“ECCO COSA PORTERÒ AL CONCLAVE PER LA TERRA SANTA. IL PROSSIMO PAPA DOVRÀ ESSERE…”
Ed è proprio sulla pace in Medio Oriente che parte la “richiesta” del cardinale Pizzaballa per i vari temi da “portare” in Conclave nei prossimi giorni: è prassi che ogni elettore possa portare le istanze della terra che rappresenta, e così il Patriarca di Gerusalemme sottolinea come sarà centrale che il prossimo Pontefice possa ascoltare tutte le importanti tematiche espresse dai territori. Cominciando dalla pace: «La Terra Santa ha bisogno di pace e di un dialogo migliore tra i differenti leader religiosi e politici».
Come dimostrano le cronache di queste ore, le difficoltà tra Papa Francesco e il mondo ebraico non sono state poche, ma l’impegno per il dialogo e la centralità della pace non possono essere messi in discussione nel ricordare Bergoglio: secondo Pizzaballa, quelle istanze devono tornare centrali anche per il prossimo Papa, anche perché il Medio Oriente non ha esigenze diverse dal resto del mondo in questo particolare momento “paradigmatico”. La Chiesa è minoranza ovunque ormai, ma l’importante è esserci: secondo il Patriarca, oltre alla pace e al dialogo tra tutte le religioni, serve vivere con libertà i prossimi anni difficili a livello mondiale, «occorre essere piccoli e non avere potere», anche perché questo consente di avere una libertà «che a volte il potere non ti da».
È sempre nel colloquio con i colleghi de “La Stampa” che il cardinale Pizzaballa prova ad allontanare ogni discorso “morboso” sui Papabili, ribadendo le sue istanze per la Chiesa verso un nuovo Pontefice che possa essere sempre meno “protagonista solista” e più invece una figura capace di mediare e ascoltare tutti. «Nessuno può fare da solo, ha sempre bisogno dell’aiuto degli altri»: per questo Pizzaballa richiama i temi di pace, dialogo ecumenico, dialogo interrreligioso e libertà dal potere come elementi centrali nelle istanze che si porterà dentro il Conclave in Cappella Sistina.