Le nomine e le "promozioni" di Papa Leone XIV che puntano all'unità della Chiesa e non alle tensioni interne: da Sarah a Tagle, non è un "risiko" ecclesiale
IL NUOVO INCARICO DEI CARDINALI SARAH E TAGLE: COSA HA DECISO PREVOST
Mentre si conclude oggi a Roma la lunga cerimonia di intronizzazione di Papa Leone XIV sono le prime nomine di questi giorni a rappresenta un messaggio concreto del Magistero appena avviato, ben oltre i “regolamenti di conti” che vari retroscena prima e dopo il Conclave mettevano in previsione a seconda di chi sarebbe succeduto a Francesco alla guida della Chiesa. Un nuovo incarico per il cardinale Sarah, la nomina importante del card. Reina nell’Istituto per vita e matrimonio (al posto di mons. Paglia), così come la sostituzione del titolo di responsabile della Chiesa di Albano profusa per il cardinale Tagle al posto che fu proprio di Robert Francis Prevost per volere di Papa Bergoglio.
Nomine, promozioni, incarichi, frutto però di un preciso piano pastorale volto all’unità della Chiesa e non alla sua “politicizzazione”, non un regno caotico diviso tra progressisti e conservatori, ma anime diverse che collaborano in armonia per servire il Signore come illustrato da Papa Leone XIV in tutti i discorsi di questo primo mese da Pontefice.
E così il bollettino del Vaticano del 24 maggio 2025 vede una novità significativa, ancor più della sostituzione del cardinale filippino come nuovo titolare della Chiesa suburbicaria di Albano al posto del Santo Padre: Leone XIV ha infatti voluto nominare il cardinale Robert Sarah, attuale Prefetto emerito della Congregazione per il Culto e i Sacramenti, come inviato speciale del Vaticano per le celebrazioni delle apparizioni di Sant’Anna.
LE NOMINE DI PAPA LEONE XIV E L’UNITÀ OLTRE LE DIVISIONI “POLITICHE”
I prossimi 25-26 luglio 2025 ricorrono infatti i 400 anni dalle straordinarie apparizioni della Santa al semplice contadino della Bretagna Yvon Nicolazic, nei luoghi che poi diventerò il Santuario di Sainte-Anne-d’Auray: il prelato guineano, tra i principali volti dell’ala più tradizionalista e conservatrice all’interno dell’ultimo Conclave 2025, è visto da anni in Francia come un “avversario” dal Clero più progressista e dialogante con il Presidente Emmanuel Macron. Lo stesso leader dell’Eliseo non ha nascosto prima del Conclave un pranzo con i cardinali francesi nel tentativo di convincerli ad eleggere un nuovo Pontefice il più lontano possibile dalle proposte di Chiesa di Robert Sarah e dei vari prelati vicini al Santo Padre emerito Benedetto XVI.
Per tutti questi motivi ha fatto “rumore” la nomina come inviato speciale di Papa Leone XIV del cardinale Sarah: intendiamoci, anche qui si potrebbe trarre una lettura “politica”, una sorta di risposta per le rime ai tentativi (ingenui e inutili) di condizionare il Conclave dalle parti dell’Eliseo. Eppure quanto sta dimostrando Papa Prevost è un ragionamento diverso, molto più profondo e al contempo semplice: non vi deve essere una divisione, né tantomeno ideologica, all’interno della Santa Chiesa di Dio, dove l’unità è dovuta non allo sforzo diplomatico e di mediazione, ma per la partecipazione alla comunione dei Santi e dei fedeli in Cristo.
Non solo una “risposta” a Macron, non solo un tentativo di riappacificare la Curia di Roma con il cardinale Sarah dopo qualche “screzio” (in realtà più esaltato dai media che mai effettivamente esploso tra i due, ndr) con il Pontificato di Papa Francesco: la nomina di Sarah inviato in Francia è un incarico ecclesiale, un modo per ribadire l’unità della Chiesa in Cristo (e non nelle “correnti” progressiste o conservatrici).
Il tutto specie nei giorni in cui il più fervido “oppositore” teologico di Ratzinger, il cardinale Walter Casper, alla rivista “Cicero” ha spiegato che Benedetto XVI con il cardinale Sarah avrebbero bloccato la svolta di Bergoglio sul celibato dei preti. Prevost non è né di destra o di sinistra, come piace molto “inquadrare” alla stampa mondiale, ma è dedito a perseguire un’unica missione: l’unità della Chiesa, non per la “bravura” dell’uomo ma per la Grazia di Cristo che viene per salvare tutti.