DOPO CHAT, AUDIO E “LETTERE” ALLA FINE IL CARDINALE BECCIU SI RITIRA DAL CONCLAVE: ECCO COSA HA DETTO
Il “caso Becciu” si è chiuso, o almeno, il “mistero” attorno alla sua presenza nel Conclave 2025 si è ora risolto: con una nota rilasciata alla Sala Stampa del Vaticano, il cardinale Giovanni Angelo Becciu ha annunciato che non voterà per l’elezione del nuovo Papa dopo la scomparsa di Francesco. Pur ribadendo la sua innocenza nell’intricato prossimo processo d’appello sulla compravendita del Palazzo di Londra con i fondi della Segreteria di Stato, il porporato originario della Sardegna ha deciso di ritirarsi dalla riunione programmata per il pomeriggio di mercoledì 7 maggio 2025 in Cappella Sistina.
«Per il bene della Chiesa rinuncio ad entrare in Conclave»: così il Card. Becciu sottolineare la sua volontà nel servire con fedeltà la Chiesa di Cristo, ma spiega anche di non voler contribuire ad “offuscare” un momento sacro come quello della scelta del prossimo Papa. «Ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco», e per questo motivo annuncia che non prenderà parte al Conclave, pur ribadendo in ultima analisi «la mia completa innocenza».
Dopo gli scoop degli ultimi giorni, con chat e presunti audio che mostrerebbero alcune potenziali “manovre” in Vaticano per estrometterlo dagli incarichi in Segreteria di Stato durante le indagini sul primo processo del caso “Palazzo di Londra”, e dopo le sempre presunte lettere autografate dal Papa che avrebbero indicato una esclusione dal Conclave dopo avergli tolto (a parole) i diritti del cardinalato, Becciu ha deciso di fare un passo indietro forse intuendo che solo una sua decisione avrebbe levato d’impaccio da un’intricata questione giuridica del Diritto Canonico che lo poneva legittimato ad essere cardinale elettore non essendoci un’indicazione ufficiale del Santo Padre.
“NON VOTERÒ IL NUOVO PAPA”: COSA SUCCEDE ORA VERSO IL CONCLAVE 2025
In questo momento, con il passo indietro del Card. Becciu, i cardinali elettori al prossimo Conclave rimangono 134, comunque numero record rispetto ai teorici 120 previsti dalle regole della Santa Sede modificate e previste da Papa Francesco: la sua scomparsa prematura (il prossimo anno una ventina di cardinali oggi elettori avrebbero superato i limiti di età imposti per accedere al Conclave, ndr) oltre a gettare la Chiesa nello sconforto ha creato un “unicum” con una prossima riunione in Sistina con numeri mai visti prima.
La scelta del cardinale Angelo Becciu di non votare e dunque di ritirarsi dal suo diritto di elettore rappresenta anche un tentativo di tranquillizzare e normalizzare un momento di forte tensione e comprensibile agitazione per l’importanza che avrà questo prossimo Conclave per la guida della Chiesa e per il ruolo che ancora oggi svolge nel mondo il Pontefice, punto di riferimento di dialogo e pace vera.
Mentre proseguono oggi in Vaticano i Novendiali in suffragio per la morte di Papa Francesco – alle ore 17 la Santa Messa con l’arciprete della Basilica di San Pietro Card. Mauro Gambetti – restano ancora da dirimere le vicende legate ai numeri dei cardinali elettori, se per esempio si dovessero avere altre rinunce nei prossimi giorni. Di certo il caso Becciu, con addirittura le presunte lettere del Papa che sarebbero spuntate durante le prime Congregazioni dei Cardinali post-funerali, era il più “complesso” da gestire per la Santa Sede.