Grave lutto nel mondo della musica ed in particolare del pianoforte e del jazz, è morta Carla Bley, considerata una delle principali compositrici e pianiste del novecento. Come riferito da numerosi media online, a cominciare dal Corriere della Sera, è scomparsa nella giornata di ieri all’età di 87 anni, e suo marito, il bassista Steve Swallow, ha fatto sapere che la moglie soffriva di un tumore al cervello, male che purtroppo se l’è portata via. Stando a quanto spiega il Post Carla Bley era spesso associata all’avanguardia e al free jazz degli anni Sessanta, e viene in particolare ricordata per il suo album “Escalator over the Hill”, sublime opera jazz di un’ora e mezza.
La pagina ufficiale Twitter del musicista Jack Bruce, ha commentato così la morte dell’87enne pianista: “Siamo molto rattristati nell’apprendere della morte di Carla Bley, una figura estremamente importante del movimento free jazz degli anni ’60. Compositrice, pianista, organista e bandleader, Carla ha collaborato con Jack a vari progetti tra cui la sua opera jazz “Escalator over the Hill”, oltre a suonare nella Jack Bruce Band. La famiglia Bruce desidera porgere le nostre più sentite condoglianze al marito di Carla Steve Swallow, alla figlia Karen Mantler e a tutti i suoi cari”.
CARLA BLEY MORTA A 87 ANNI LA PIANISTA: IL SUO PRIMO APPROCCIO CON LA MUSICA
Carla Bley era nata negli Stati Uniti, in California, nel 1936, e non aveva ancora compiuto i 18 anni quando conobbe il pianista jazz Paul Bley mentre lavorava al Birdland, celebre locale di New York. In seguito i due si sposarono e Carla prese il suo cognome. Fu proprio Paul a iniziare la moglie al mondo della musica, incoraggiandola a suonare e a comporre, in particolare dalla metà degli anni sessanta. In quegli anni frequentò grandi musicisti jazz come il trombettista Don Cherry, ma anche il contrabbassista Charlie Haden e il vibrafonista Gary Burton.
Per quanto riguarda il suo album principale, Escalator over the Hill fu pubblicato tra il 1968 e il 1971, su tre dischi, e fu suonato dalla Jazz Composer’s Orchestra. Negli anni ’80 ha dato vita a lavori “cameristici” come scrive il Corriere della Sera, e ha anche collaborato con jazzisti italiani come Enrico Rava e Paolo Fresu.