Nonostante i trionfalismi di certa sinistra, la candidatura di Carola Rackete alle elezioni europee del 2024 sta creando parecchi problemi a Linke. La sinistra tedesca è infatti spaccata in due per la scelta di puntare sull’attivista pro-migranti e comandante di nave. La proposta di candidare Rackete, “che non è affiliata al partito… dimostra ulteriormente l’ottusità della leadership politica”, ha detto a Tagesspiegel Klaus Ernst, parlamentare della Linke e presidente del partito dal 2010 al 2012.
Le tensioni nel partito sono legate anche alle posizioni della Rackete, difficilmente compatibili con il programma di Linke. I leader del partito sono già sotto pressione per i pessimi risultati elettorali e i sondaggi portano solo brutte notizie. Senza dimenticare lo scontro interno con la ex capogruppo parlamentare Sahra Wagenknecht, che ha posizioni più restrittive sull’immigrazione e contempla da tempo una possibile scissione dal partito.
Carola Rackete spacca la sinistra tedesca
L’area sovranista del partito, contraria alle riforme che danneggiano i vulnerabili, a partire dai rincari e le auto elettriche, è su tutte le furie. Secondo i piani della Linke, Carola Rackete correrà nel giugno 2024 al fianco di Martin Schirdewan, attualmente co-presidente del gruppo della Sinistra al Parlamento europeo. La speranza è quella di convincere il mondo verde, ma le ultime rilevazioni sono tutt’altro che ricche di speranza: Linke si attesta attorno al 5 per cento. E il trend è negativo, considerando l’assalto firmato da Afd. Come evidenziato dalla Verità, il partito di destra ha spinto molto sul sovranismo e sulla critica al capitalismo woke.