La Carta Dedicata a Te verrà approvata anche nel 2025, anche se le risorse destinate ai fondi quest’anno sono nettamente inferiori rispetto all’anno scorso. E a proposito del 2024, entro il 28 febbraio ricorrente è necessario spendere l’eventuale credito residuo prima che venga completamente perduto.
Ad oggi hanno goduto del contributo più di un milione di nuclei familiari, che a causa delle difficoltà economiche hanno potuto sostenere dei costi per i beni essenziali, aumentando di fatto il potere di acquisto e contribuendo a far circolare l’economia del nostro Bel Paese.
Carta Dedicata a Te 2025 da usare entro fine febbraio
La Carta Dedicata a Te approvata anche quest’anno 2025, si configura come un contributo economico a sostegno dei beni ritenuti essenziali, ovvero quelle spese impiegate nel trasporto pubblico, nel rifornimento di carburante e per i generi alimentari (ad esclusione degli alcolici).
I beneficiari della Carta sono obbligati a spendere il credito residuo entro e non oltre il 28 febbraio, pena l’azzeramento della somma restante e senza alcuna possibilità di poterla recuperare. Suggeriamo altresì si verificare il proprio credito recandosi negli sportelli automatici di Poste Italiane.
Ricordiamo che grazie al Ministero dell’Agricoltura è possibile godere di sconti fino al 15% sul costo sostenuto con la Carta presso i supermercati, mentre il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si è impegnato a stipulare delle convenzioni con le stazioni di rifornimento per garantire uno sconto sul carburante.
Carta Dedicata a Te: cosa cambia nel 2025?
Nonostante la Carta Dedicata a Te sia stata confermata nel 2025, ancora manca il Decreto che regolamenta le condizioni per poterne usufruire. Tuttavia le risorse quest’anno sono diminuite, si suppone che i fondi stanziati complessivamente ammontino a 500 milioni di euro.
Con un budget inferiore anche la platea di beneficiari potrebbe ridursi significativamente, o in alternativa verranno applicate delle restrizioni sui requisiti (rendendone sempre più complesso l’accesso).
Al momento i criteri apparirebbero molto simili ai precedenti: un ISEE minore di 15.000 euro, nessuna possibilità di cumulare la Carta con altri sussidi (NASpI), Assegno di Inclusione o DIS-Coll e ammissibilità per i nuclei più corposi.
Per evitare iter burocratici complessi l’INPS farà una assegnazione automatica grazie ai suoi sistemi informatici, senza che sia il potenziale beneficiario a dover trasmettere la domanda.