Cambiano leggermente le regole della Carta docente: dal prossimo anno scolastico una nuova ripartizione dei fondi e più beneficiari
Entrata in vigore per la prima volta nel 2016, la Carta docente sembra essere pronta a un sostanziale intervento di modifica che entrerà in vigore a tutti gli effetti all’inizio del prossimo anno accademico, estendendo – da un lato – la platea di beneficiari e rendendo – dall’altro lato – la cifra erogata a ogni docente variabile, il tutto fermi restando quelli che sono sempre stati i pilastri di questa agevolazione: a volere le modifiche alla Carta docente è stato, ovviamente, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che proprio in questi giorni è impegnato a portarsi a casa alcune modifiche normative sulla scuola prima che Parlamento e Senato vadano in pausa per l’estate, in vista dell’anno scolastico che inizierà il prossimo settembre.
Facendo prima di tutto un passo indietro, è utile ricordare che la Carta docente è una misura che permette a tutti i professori, maestri e insegnanti di richiedere un bonus economico con il quale acquistare determinati beni coerenti al loro lavoro accademico e istituzionale: le richieste vanno sempre presentate tramite l’apposito sito ministeriale dedicato alla Carta docente – ovvero questo qui – semplicemente loggandosi con le proprie credenziali SPID o CIE; fermo restando che fino al 31 agosto 2025 si potranno ancora spendere i fondi rimasti dall’ultima erogazione, che altrimenti confluiranno nel beneficio del prossimo anno.
Tutte le novità sulla Carta docente del prossimo anno: dai fondi ai prodotti acquistabili, cosa cambia
Come dicevamo prima, la Carta docente, rispetto alle ormai note passate edizioni, il prossimo anno introdurrà una certa variabilità nei fondi concessi a ognuno dei richiedenti: se fino a oggi, infatti, il beneficio è sempre ammontato a 500 euro fissi, dal prossimo anno verrà calcolato in relazione al numero di richiedenti e alle risorse messe a disposizione, pari per ora a 396 milioni di euro (che, se rapportati al numero effettivo di docenti registrati in Italia, dovrebbero corrispondere a circa 420 euro l’uno, ovviamente nel remoto caso in cui fosse richiesto dal 100% degli aventi diritto).
Similmente, un’altra importante novità della Carta docente per il prossimo anno scolastico riguarda l’estensione della platea di aventi diritto, perché, se fino a oggi era riservata ai docenti di ruolo, ora potrà essere richiesta anche dai docenti precari che godono di un contratto in scadenza entro l’estate successiva alla richiesta; mentre l’ultimissima modifica riguarda l’apertura, tra i beni acquistabili con la Carta docente, anche ai cosiddetti “prodotti dell’editoria audiovisiva” (ovvero film, serie TV e documentari, presumibilmente in formato DVD o Blu-ray).