Aperta inchiesta sulle consulenze che la Caseleggio Associati ha ottenuto dalla Philip Morris dal 2017. Lo rivela la Stampa, precisando che la Procura di Milano ha aperto un fascicolo conoscitivo a modello 45, quindi al momento non ci sono né ipotesi di reato né indagati. L’obiettivo è approfondire la vicenda delle consulenze da 2 milioni e 400mila euro di cui si era parlato nei giorni scorsi su alcuni media. Gli accertamenti in merito al fascicolo, aperto dal pool di contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione che è coordinato dall’aggiunto Maurizio Romanelli, sono affidati al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano. Gli inquirenti, spiega il quotidiano, vogliono capire che tipo di consulenze ha ottenuto la società di Davide Casaleggio dalla multinazionale. Inoltre, se ci sono eventuali legami tra i soldi percepiti e alcuni provvedimenti di legge favorevoli all’industria del tabacco, in particolare a Philip Morris. Una ipotesi che lo stesso figlio del fondatore del MoVimento 5 Stelle ha seccamente smentito nei giorni scorsi.
P. MORRIS E CONSULENZE CASALEGGIO “ACCUSE INFONDATE”
Il caso è scoppiato con l’inchiesta del quotidiano Il Riformista, contro cui si è scagliata anche la Philip Morris Italia, annunciando di aver presentato una querela per diffamazione. L’azienda ha smentito di finanziare partiti, fondazioni o movimenti politici in Italia, precisando di agire nel pieno rispetto della legge. In un comunicato ufficiale ha anche chiarito che la Casaleggio Associati ha supportato l’azienda nella costruzione ed espansione della comunicazione corporale sui canali digitali. Nella nota non è mancato un riferimento all’emendamento al decreto fiscale adottato dal Parlamento nel 2018, con la riforma della tassazione per le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato. «Ha avuto il supporto di una vasta maggioranza. Tale riforma della tassazione si applica ai prodotti di tutti gli operatori economici, dalle grandi aziende ai piccoli produttori». In merito, invece, alla notizia del fascicolo d’inchiesta sul rapporto tra Philip Morris Italia e la Casaleggio Associati, l’azienda ha commentato: «Speriamo possa provare al più presto l’infondatezza delle accuse de Il Riformista. Philip Morris Italia è a completa disposizione per collaborare con le autorità».