Cashback a rischio taglio: si valuta di dirottare quei soldi sulla lotta alla povertà. Arrivano importanti aggiornamenti sulla misura fortemente voluta da Giuseppe Conte, una delle ultime dell’ex premier: come riporta La Stampa, il governo Draghi sta valutando la sua cancellazione, o quanto meno un ridimensionamento del perimetro delle spese previste.
Tutti i partiti, compreso FdI, chiedono di dirottare altrove i fondi stanziati per il cashback, l’unica forza a difendere la misura è il Movimento 5 Stelle. Netta la posizione del Pd con l’ex viceministro Antonio Misiani: «Bisogna scegliere le priorità, i 3 miliardi stanziati nel 2022 per il cashback è meglio dirottarli sui programmi di lotta alla povertà. Con parte di quei soldi si può finanziare un programma straordinario di “lavoro di cittadinanza” per chi ha i requisiti per accedere al Reddito, affidando ai Comuni e al Terzo settore l’organizzazione dei progetti», riporta La Stampa.
CASHBACK A RISCHIO TAGLIO: LE POSIZIONI
Fratelli d’Italia chiede un cambio di passo all’esecutivo: Giorgia Meloni ha invocato l’abolizione del cashback, «inutile iniziativa», insieme alla lotteria degli scontrini. Quei soldi potrebbero essere destinati per gli indennizzi alle attività piegate dal Covid. Tra i critici del cashback troviamo anche Italia Viva, che negli scorsi giorni ha chiesto un correttivo per quel che riguarda i furbetti. Il M5s, come già anticipato, difende a spada tratta la misura contiana: «É un successo, a dimostrarlo sono i numeri sull’andamento del programma e sarebbe poco opportuno cancellarlo. Sono oltre 7,8 milioni i cittadini che si sono iscritti al Cashback, più di 280 milioni le transazioni elettroniche effettuate dallo scorso 8 dicembre e più di 14 milioni gli strumenti di pagamento attivati grazie a questa iniziativa», così il senatore grillino Gianmauro Dell’Olio, capogruppo nella Commissione Bilancio.