Ci sono importanti novità sul caso Gintoneria di Davide Lacerenza: a raccogliere le nuove rivelazioni è il programma Farwest, che ha dedicato parte della puntata in onda stasera su Rai 3. Nelle ultime ore è emerso che è stato convalidato il sequestro preventivo di 900mila euro nell’ambito dell’inchiesta per la quale sono finiti nei guai anche l’ex Stefania Nobile e Davide Ariganello.
Attualmente, però, sono stati rintracciati solo 80mila euro, di una una parte su un conto lituano, un’altra in Italia e una terza parte in contanti. La somma sarebbe legata a Lacerenza e sarebbe solo una piccola parte di quella raccolta con i suoi presunto proventi illeciti. A tal proposito, l’ipotesi degli inquirenti è che i proventi di spaccio e prostituzione siano andati all’estero, a partire dall’Albania.
Dal canto suo, Lacerenza ha presentato ricorso tramite il suo legale contro il sequestro. Nel frattempo, l’ex compagna Stefania Nobile depositerà il ricorso contro i domiciliari, mossa che invece Lacerenza avrebbe deciso di non intraprendere.
LA CACCIA AL TESORO DELLA GINTONERIA
Sul caso Gintoneria è intervenuto anche Il Giornale, spiegando che anche i video social girati da Davide Lacerenza potrebbero aiutare la procura di Milano nel costruire l’impianto accusatorio. In parallelo, si cerca il tesoretto da 80 milioni di euro della Gintoneria, forse una stima esagerata e non realistica, soprattutto tenendo conto di ricavi e utili della società del King delle notti milanesi con Stefania Nobile, rispettivamente di 2 milioni e 114mila euro per quanto riguarda il 2023.
Ma questo spiega il motivo per il quale per i pm meneghini sia importante approfondire il fronte dell’autoriciclaggio. Il giro finanziario di compravendite sarebbe stato favorito da una ‘cultura fiscale’ in nero, quindi sarebbero state ‘ripulite’ grandi quantità di denaro. A proposito dell’Albania, ci sono tanti video girati lì da Stefania Nobile con la madre Wanna Marchi e uno a Milano di Davide Lacerenza che accoglie l’ex urlando ai soldi arrivati da lì. Filmati che potrebbero non essere sfuggiti all’attenzione dei finanzieri.