• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
No Result
Vedi tutti i risultati
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati

Home » Chiesa » Movimenti Cattolici e ordini » Comunione e Liberazione » Don Luigi Giussani » CASO LOMBARDIA/ Da dove viene quella cultura del sospetto che avvelena la ragione?

  • Don Luigi Giussani
  • Movimenti Cattolici e ordini
  • Politica

CASO LOMBARDIA/ Da dove viene quella cultura del sospetto che avvelena la ragione?

Salvatore Abbruzzese
Pubblicato 21 Aprile 2020
bollettino coronavirus lombardia

Regione Lombardia, Attilio Fontana e Giulio Gallera (LaPresse)

I colpevoli sono sempre gli stessi, designati d’ufficio dai medesimi accusatori. Il caso Lombardia, la cultura del sospetto e i suoi teoremi alimentati dai soliti noti

L’attuale epidemia che sta flagellando un quarto del pianeta ha sorpreso tutti per la velocità di propagazione, soprattutto a causa della presenza di contagiati asintomatici. Comportamenti innocenti come la partecipazione a un evento sportivo, la passeggiata all’aperto in una domenica di sole, ma soprattutto la normale attività manageriale di imprenditori e quadri d’azienda, colpevoli soltanto di essere transitati a Wuhan o in altre regioni contagiate dell’estesa Cina, si sono rivelati fatali.


SERGIO RAMELLI/ "Quando lo uccisero andai in crisi, lasciai il comunismo e mi convertii grazie a Giussani"


Ma c’è anche un’altra evidenza degna di nota: i tempi oggettivamente lunghi della ricerca scientifica e la sua fisiologica difficoltà a coincidere con l’esigenza di immediatezza che le amministrazioni sono costrette a richiedere. La ricerca porta spesso a valutazioni non univoche e ci vuole tempo affinché si converga su una conclusione uniforme.


DON GIUSSANI/ "Il dono di riconoscere Cristo come un Presenza che accade e risponde all'io"


Da qui il dilemma fatale per gli amministratori e i responsabili del potere di comando che hanno dovuto affidarsi (in Italia come nel resto del mondo) alla pluralità delle metodiche e dei modelli di ricerca per capire cosa fosse ragionevole fare, salvo poi procedere a immediati ripensamenti; come hanno dimostrato i casi clamorosi del Regno Unito e della Svezia.

In questa sommatoria di comportamenti in buona fede si sta consumando il dramma dell’attuale pandemia.

Ma se è così, non c’è nulla di più stolto e sconsiderato che scatenarsi nella caccia all’untore, rintracciare interessi meschini, riunendo sospetti e illazioni, lanciando accuse e preparare la ghigliottina mediatica che dai primi anni Novanta non cessa di affliggere l’Italia e che, a ben vedere, costituisce già di suo una nostra epidemia morale permanente.


Don Giussani inedito ai giovani di CL: “fate vostra la vita”/ “Non c’è umanità senza passione per la verità”


Così, per Roberto Saviano, la cui notorietà è pari alla gravità delle denunce che puntualmente solleva, la produttiva Lombardia ha scelto a tavolino di ignorare il virus per privilegiare la produzione. Infatti scrive che: “…mentre i media parlavano delle scelte drammatiche che erano rimesse ai medici delle terapie intensive, tra chi intubare e chi lasciar morire, altre scelte venivano fatte e il tema del contendere è stato: chiudere le produzioni, con il rischio di un collasso economico, o mantenere aperto tutto il possibile, sacrificando vite umane? …. Oggi sappiamo che, … per non confinare in casa operai che erano utili alla catena di montaggio e che … dovevano e devono decidere tra la vita e il lavoro, si è favorita una massiccia diffusione del contagio, che al di là della parzialità dei dati, restituisce una mortalità, in termini assoluti, spaventosa”.


VACCINI COVID/ Dalla Corte alle Corti: la neutralità che manca e le partite aperte


Qui i comportamenti incolpevoli sono smascherati, i responsabili individuati e pubblicamente denunciati. Nessuna partita di calcio, nessuna passeggiata lungo i navigli, nessun viaggio di lavoro in Cina, nessun dilemma per chi è costretto a decidere in assenza di certezze, ma l’esatto contrario: il primato dell’interesse, il cinismo consapevole. Vengono allora evocati i fantasmi di imprenditori per i quali “produttività e conti correnti valgono più delle persone”, sostenuti da “una politica che decide solo seguendo l’odore del denaro” e quindi “genera morte e non ricchezza”.


INCHIESTA COVID/ E piano pandemico: come evitare l’errore di Speranza & co.


Come fa Saviano a ritenere che, su di un morbo che virologi di vaglia hanno dichiarato, per settimane, essere poco più di una semplice influenza, i nostri imprenditori del bergamasco abbiano avuto una simile coscienza della letalità e, cinicamente, abbiano deciso la morte degli operai “utili alla catena di montaggio”? Come fa a scrivere simili enormità?

Sono analisi moralmente indecenti che avvelenano la ragione e ricreano il mantra del sospetto stabilmente imperante da trent’anni dentro i nostri confini. La ghigliottina morale è sempre pronta e il club degli indignati in servizio permanente effettivo è pronto a chiamare in causa i soliti noti: in primis Berlusconi (ovviamente), ma certamente Cl, che in Lombardia è “potentissima e detta legge”, con Roberto Formigoni chiamato in causa: uno dei migliori presidenti che la Lombardia abbia mai avuto, onorato da quattro mandati; ma si sa, gli elettori quando non votano a sinistra, o sono stupidi o sono corrotti, o entrambe le cose. La prova del potere di Cl risiede nel fatto che questo movimento ecclesiale, con i suoi “medici antiabortisti”, “crea difficoltà alle donne che vogliono farsi prescrivere la pillola antiabortiva”. Non so cosa c’entri la lotta dei cattolici contro l’aborto con il Covid-19, ma sulla carretta per la ghigliottina di Saviano, dopo Silvio Berlusconi, c’è sempre un posto a disposizione per gli eredi di don Giussani.


INCHIESTA COVID BERGAMO/ Quella strana "giustizia" che ha bisogno degli untori


Le parole velenose e immorali di Saviano ci pongono tuttavia sul tavolo un problema ben più importante che va al di là del suo delirio: perché cediamo così volentieri alla tentazione di indicare i colpevoli anche quando non ci sono?

Perché Saviano non parla della scandalosa lentezza della nostra macchina decisionale, della nostra ingombrante e ineliminabile struttura burocratico-organizzativa? E’ orribile pensare che il personale medico e paramedico abbia dovuto attendere giorni (e in qualche caso anche settimane) per avere ciò che era necessario: un ritardo che più di cento tra medici e infermieri hanno pagato con la vita. Perché Saviano non denuncia la tragedia in diretta provocata da questi colpevoli ritardi? Perché non spende nemmeno una parola sullo scandaloso immobilismo e la cronica inefficienza dello Stato?

Il motivo è abbastanza semplice: perché è proprio la cultura del sospetto che, elevata a pensiero unico, produce incessantemente la crescita del pachiderma burocratico che, moltiplicando regole e controlli, ha per scopo proprio quello di bloccare sul nascere i reati potenziali, le manovre illegittime, le possibili corruzioni. Sarebbe lodevole se ciò avesse portato a debellare la corruzione, ma in realtà ha condotto solo alla paralisi del Paese. Se il vero male dell’Italia è la burocrazia, il club degli indignati del quale Saviano è socio onorario è il fornitore della materia prima della quale il pachiderma burocratico si nutre: quella cultura del sospetto che da trent’anni ci lega al palo, infangandoci peraltro sempre e comunque, soprattutto fuori dall’Italia, con colpevole irresponsabilità.

Sono le sollecitazioni del nostro “Tribunale di Salute Pubblica” che alimentano la diuturna ricerca di nuovi controlli e di nuovi vincoli, fino a fare dell’amministratore pubblico un mestiere ad alto rischio di inchiesta giudiziaria (la magistratura non dorme mai). E se qualcuno come a Genova, riunendo le migliori eccellenze, riesce a costruire uno dei più importanti ponti d’Italia con una tempistica degna della Baviera, c’è già qualche giornalista di Repubblica che prevede – purtroppo a ragione – una lunga serie di inchieste giudiziarie per gli improvvidi amministratori che, loro sì, hanno osato sfidare il sistema.

Leggi anche

  • VACCINI COVID/ Dalla Corte alle Corti: la neutralità che manca e le partite aperte
  • INCHIESTA COVID/ E piano pandemico: come evitare l’errore di Speranza & co.
  • INCHIESTA COVID BERGAMO/ Quella strana "giustizia" che ha bisogno degli untori

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Don Luigi Giussani

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Don Luigi Giussani

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net