Chi sono i tre fratelli che hanno causato la morte di 3 carabinieri dopo una esplosione del loro casolare avvenuta a Castel d'Azzano

I fratelli R. (Maria L., Franco e Dino R.) sono le tre persone attualmente indagate per l’esplosione che si è verificata stamane all’alba in quel di Castel d’Azzano, in cui hanno perso la vita tre carabinieri e sono rimaste ferite quindici persone.

Il Corriere della Sera ha ricostruito la vicenda attribuendo agli indagati una storia familiare complessa, precisando che le indagini sono in corso. Per molti, quella di oggi nella provincia di Verona è stata descritta dal quotidiano come una “strage annunciata”. Era infatti il 18 novembre del 2024 quando, stando a quanto riportato all’epoca da fonti giornalistiche, due dei fratelli avevano minacciato un gesto estremo pur di non lasciare la propria casa, oggetto di un procedimento di pignoramento dopo una controversia legale.



I tre lavoravano nell’azienda agricola di famiglia,[definita dal quotidiano “centenaria”, e proprio per questo non volevano lasciare l’abitazione. Un anno fa, secondo quanto riportato dai media, avevano riempito di gas le stanze del loro casolare per poi barricarsi sul tetto dell’edificio con una tanica di benzina; solo l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco aveva evitato conseguenze più gravi.



CHI SONO I FRATELLI CHE HANNO FATTO ESPLODERE IL CASOLARE A VERONA: TUTTO INIZIO’ NEL 2014

Secondo tali ricostruzioni, erano pronti a far saltare in aria tutto — un gesto che oggi, sempre secondo le fonti, si sarebbe purtroppo ripetuto con esiti tragici. La vicenda avrebbe origini lontane, risalenti al 2014, quando una delle persone coinvolte avrebbe secondo le indagini contratto un mutuo con una banca in modo irregolare, circostanza su cui è ancora in corso accertamento giudiziario.

Carabinieri morti a Castel d’Azzano (Foto: TgCom24)

Il Corriere della Sera riporta anche fatti del settembre del 2021, quando alcuni dei fratelli avrebbero minacciato gesti estremi pur di non far andare il proprio casolare all’asta. In quel caso, secondo le cronache dell’epoca, uno di loro sarebbe salito sul tetto del tribunale di Verona minacciando di buttarsi nel vuoto, mentre un’altra avrebbe annunciato l’intenzione di darsi fuoco nel parcheggio.



Le autorità erano riuscite allora a riportare la situazione alla calma, ma stamattina, secondo quanto riferito dalle prime ricostruzioni, si è verificata un’esplosione che ha coinvolto anche i militari intervenuti. Al momento, le persone coinvolte risultano ricoverate in ospedale a causa delle ustioni riportate.