Catena Fiorello, ospite oggi a La Volta Buona, ha raccontato del periodo tortuoso alle prese con la malattia: “Operata d’urgenza…”.
Lo ha svelato in una recente intervista ma, anche nel salotto de La Volta Buona, Catena Fiorello si racconta nel merito di un’esperienza particolarmente traumatica vissuta alcuni mesi fa a causa di una malattia che le ha generato non poche preoccupazioni e complicazioni. “Quei problemi con la colecisti si sono trasformati in una mostruosità…”, inizia così la scrittrice ponendo l’accento su come una patologia spesso banalizzata è invece qualcosa da non sottovalutare per la salute di chiunque.

“I calcoli alla colecisti sono una cosa seria, ti possono portare anche alla morte; l’ho sperimentato sulla mia pelle… Se prolunghi questa cosa si possono avere delle conseguenze gravissime”, prosegue così Catena Fiorello a La Volta Buona che sottolinea come – suo malgrado – le tempistiche l’abbiano condotta ad un peggioramento delle sue condizioni rendendo la malattia ancor più grave. “Si rimandava questo intervento, non per colpa mia, ma io avevo dolori fortissimi e sono arrivata ad un punto in cui non c’era più tempo ed ho rischiato la vita”.
Catena Fiorello a La Volta Buona: “Operata d’urgenza per la malattia nel giorno della finale di Sanremo…”
Catena Fiorello, quando ha compreso che non c’era più tempo da perdere, ha raccontato di essersi presa la responsabilità di recarsi a Lecce per un’operazione d’urgenza piuttosto che a Roma. “Volevo andare assolutamente da questo medico che secondo me si sarebbe occupato del problema nel miglior modo possibile”. Anche contro l’opposizione del marito, Paolo, Catena Fiorello alla fine è arrivata in Puglia e tutto si è risolto per il meglio. “Sono stata operata d’urgenza e il post è stato lungo e faticoso”.
Curioso il retroscena della finale di Sanremo, proprio nel giorno della sua operazione: “Mio marito ha dovuto rispondere ai messaggi dal mio cellulare, fingendosi me”, ha spiegato Catena Fiorello che aveva evitato di raccontare la situazione ad amici e familiari per non destare ulteriormente l’apprensione di tutti.
