La Cattedrale di Spoleto è tra le protagoniste del quarto e ultimo appuntamento del viaggio di Alberto Angela attraverso le bellezze del nostra Paese. Martedì 18 gennaio alle 21.25 su Rai1 torna “Meraviglie, la penisola dei tesori”. Una delle “meraviglie” del nostro Paese è impreziosita dagli stupendi affreschi di Filippo Lippi. Conosciuta anche come la cattedrale di Santa Maria Assunta, è il principale luogo di culto cattolico della città di Spoleto, chiesa madre dell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia. Il duomo è stato costruito a partire tra il 1151 e il 1227 e la parte interna, per la precisione nell’abside, ci sono dei meravigliosi cicli di affreschi di Filippo Lippi Storie della Vergine dipinti negli ultimi anni di vita dell’artista tra il maggio 1467 e il settembre 1469.
Passiamo alla facciata della cattedrale che risale al XIII secolo: è una facciata a capanna con paramento murario costituito da blocchi in pietra. Nella parte bassa c’è un portico rinascimentale, realizzato su progetto di Antonio Barocci. Nella parte esterna, il portico si apre con cinque arcate a tutto sesto intervallate da colonne corinzie, mentre ai lati ci sono due piccoli pulpiti entro nicchie. Il portico è coronato da una balaustra marmorea.
Cattedrale di Spoleto, da non perdere il mosaico Cristo in trono fra la Madonna e San Giovanni Evangelista
La Cattedrale di Spoleto o Duomo di Spoleto è un’opera da non perdere. La parte superiore della facciata è in stile romanico e si divide in due fasce sovrapposte da un cornicione poggiante su archetti ciechi. Nella parte inferiore ci sono cinque rosoni, mentre nella parte superiore tre grandi nicchie ogivali, e altri tre rosoni. Da segnalare nella nicchia centrale il mosaico Cristo in trono fra la Madonna e San Giovanni Evangelista. Non solo, nelle tre nicchie ogivali c’è il mosaico di Solsterno.
Sul lato sinistro della facciata della Cattedrale di Spoleto si scorge meravigliosa una torre campanaria del 200 a pianta quadrata. Su ogni lato c’è una bifora che dà sulla cella campanaria, mentre il campanile termina con una cuspide ottagonale. Passiamo all’interno della cattedrale in pieno stile baracco e a croce latina con tre navate di sei campate ciascuna, transetto, abside semicircolare e cupola senza tamburo a copertura della crociera. Da segnalare sulla controfacciata, sotto il rosone centrale, una grande lapide commemorativa dei restauri del XVII secolo, voluti dai Barberini.