È arrivato il momento della resa dei conti per i CCCP. La band che ha scritto pagine di storia con il suo punk, la sua poesia e il suo spirito ribelle, si prepara a dire addio al pubblico con l’ultima chiamata.
L’ultima concerto dei CCCP poi sarà addio alla storia di una leggenda
Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Danilo Fatur daranno il loro saluto finale con un tour che partirà il 30 giugno dal Circo Massimo di Roma e terminerà un mese dopo al Teatro Greco di Taormina. Ferretti scherza, ma non troppo: “Da macerie a macerie”, dice, un percorso che non è solo fisico, ma anche simbolico, per una band che ha fatto la storia e che ora si prepara a chiudere un capitolo importante. Il ritorno della band nel 2023, con il Gran Gala Punkettone, ha acceso la speranza nei fan che tutto fosse possibile, ma adesso è il momento di chiudere il cerchio.
CCCP, l’addio: le parole su Annarella
Le parole di Ferretti su Annarella sono intense: “Per me è una deità”, dice, ed è difficile non essere d’accordo, vista la centralità che ha avuto nel percorso dei CCCP. Danilo Fatur, poi, è descritto come un Buddha, una figura che è cambiata ma che conserva una forza poetica unica. Il tour che parte dalle rovine per giungere a un finale altrettanto simbolico racconta la fine di un’epoca, ma non è la fine del mondo. “Siamo tutti vecchi, e le cose hanno un termine”, ammette Ferretti, ricordando anche la sua esperienza personale con un infarto.
Ma nonostante tutto, il gruppo è pronto a chiudere con un rito, con una cerimonia che segna la fine di un ciclo. Zamboni, parlando del passato, ricorda come nel 1990 sembrava che il mondo stesse andando verso un’era di pace, eppure, oggi, “sembra che il mondo vada a puttane”. Ma non è solo pessimismo, è consapevolezza che le cose vanno come devono andare. E anche se il palcoscenico sarà difficile da abbandonare, ammettono che questo è l’unico passo possibile.