Mara Zandonà nella bufera (di nuovo). L’anziana di Sacile ha acceso il dibattito su Facebook per un post in cui annunciava la ricerca di una badante. Il motivo? La collaboratrice domestica deve essere italiana. In tempi come questi, dominati dal politicamente corretto, è un attimo essere accusati di razzismo. E così è stato sul gruppo “Sei di Sacile se…”.
Come riportato dal Gazzettino, l’anziana ha annunciato la ricerca di una figura di badante ad ore – urgentemente – per alcuni lavori come fare da mangiare o le pulizie di casa per un uomo anziano ma autosufficiente. La specifica nazionalità non è stata inserita nell’annuncio, ma è emersa in seguito alla bocciatura di una candidata. La giovane – Vale – si è sentita presa in giro e ha commentato: “Ah però, mi aveva fatto venire al colloquio per la mia amica e appena arrivate ci ha detto che avevi già trovato e adesso è la cerca ancora”.
Cerca una badante esclusivamente italiana: scoppia la bufera
Un commento in un italiano stentato, a testimonianza della nazionalità straniera. Tra i vari commenti, è emerso che l’annuncio era rivolto esclusivamente a una badante di nazionalità italiana. Nessuna spiegazione nell’annuncio, ha evidenziato la donna: “Se spiego che la voglio italiana subito, evito una grossa perdita di tempo sia a me che a coloro che si presentano per un posto che non avranno mai”. “A casa mia faccio quello che voglio”, ha proseguito: “La persona da accudire è autonoma, ma ogni tanto si scatena, si innervosisce, si lascia andare a frasi infelici ed offensive. Se n’è andata per questo l’ultima badante che avevo trovato, una romana che era sembrata valida”. Già nella bufera per aver cercato un affittuario per il suo appartamento “esclusi bambini e animali”, la Zandonà ha aggiunto: “Con una situazione così serve una persona che capisca bene, che conosca i nostri usi, che abbia la doverosa pazienza, invece spesso arrivano ragazze che non sanno nemmeno parlare l’italiano. Si presentano tutte “ninine e care” ma poi…”.