Cessione credito per Superbonus/ Nuove direttive ostacolative: cosa sappiamo? (22 settembre 2023)

- Danilo Aurilio

La cessione del credito per il Superbonus, diventerà un'operazione finanziaria più complessa da poter ottenere, per via delle nuove dirette della Banca Centrale

superbonus

La cessione del credito per il Superbonus potrebbe arrecare non pochi problemi (come specificato da gran parte dei commercialisti italiani), che hanno segnalato un campanello d’allarme sulla base della lettura delle nuove direttive provenienti dalla Banca d’Italia, tramite la circolare n.285 del 24 luglio.

Nonostante di recente abbiamo messo in evidenza quali banche fossero propense a cedere il credito per il bonus edilizio, per i commercialisti gli ostacoli da dover affrontare sarebbero parecchi: con principale attenzione alla difficoltà per distinguere i crediti per la commercializzazione e i crediti acquisiti per utilizzo diretto.

Cessione credito per Superbonus: nuovi ostacoli da affrontare

La cessione del credito per il Superbonus, cambierebbe le carte in tavola. Secondo le nuove direttive di Banca Italia, gli stessi enti di credito non sarebbero soggetti ad alcuna riserva, perché lo Stato italiano avrebbe dei rischi di “impresa”, pari a zero.

Questo concetto però, soltanto in teoria, dato che in pratica il credito acquistato è sottoposto ad una prossima rivendita, e dunque andrebbero trattati come “strumenti finanziari”, con obbligo di riserva prudenziale di vigilanza.

Ed è proprio sulla base di questo concetto, che la valutazione per cedere il credito va identificata attraverso la misura di “scoring“, che può essere finalizzata in modo soggettivo, da ciascun ente di credito (dalle banche per intenderci).

La differenza sostanziale sopra citata, potrebbe raffigurare un ostacolo significativo. Secondo gli esperti del settore, queste direttive potrebbero sfavorire le banche che vorrebbero acquisire i crediti e presentare delle politiche di pricing per nulla favorevoli per i clienti.

Il problema – in termini pratici – starebbe del sovraprezzo delle riserve prudenziali, che influenzerebbero il prezzo complessivo relativo alla cessione dei crediti oppure dell’acquisto stesso.

In poche parole, la cessione del credito per il Superbonus diventerà non solo più complessa, ma anche più difficile da ottenere, visto che a fronte delle nuove direttive anche le disponibilità scarseggeranno.





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