Aiea dopo ispezione a Chernobyl: "Scudo centrale nucleare non blocca più le radiazioni, servono riparazioni urgenti dopo l'attacco della Russia di febbraio"

“SCUDO DI CHERNOBYL NON CONTIENE LE RADIAZIONI”

Scatta l’allarme a Chernobyl per un buco che si è aperto nel Nuovo Confinamento di Sicurezza (NSC), la struttura che copre il reattore, a causa di un attacco con droni che l’Ucraina attribuisce alla Russia (ma che Mosca nega).

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), al termine di un’ispezione della settimana scorsa, ha confermato che lo scudo da 1,5 miliardi di euro, costruito accanto al reattore vittima di un disastro nucleare nell’86 (per il quale inizialmente fu costruito un “sarcofago” di cemento della durata di soli trent’anni), non riesce più a svolgere completamente il suo lavoro, che è quello di contenere le radiazioni.



La nota ufficiale parla di un grave danneggiamento che ha fatto perdere le funzioni di sicurezza primarie, tra cui la capacità di sconfinamento delle radiazioni, ma non sono stati registrati danni permanenti alla parte portante della costruzione e ai sistemi di controllo; quindi l’agenzia ha raccomandato un importante intervento di ristrutturazione dell’enorme scudo.



Chernobyl (Foto Ansa)

«Sono state effettuate riparazioni temporanee e limitate sul tetto, ma un restauro tempestivo e completo rimane essenziale per prevenire un ulteriore degrado e garantire la sicurezza nucleare a lungo termine», ha affermato il direttore generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi. Inoltre, ha assicurato che l’AIEA, che ha una presenza permanente sul sito, «continuerà a fare tutto il possibile per sostenere gli sforzi volti a ripristinare pienamente la sicurezza nucleare».

CHERNOBYL, ORA SERVE UN MAXI RESTAURO

Lo scudo era stato costruito per fermare le radiazioni dopo la rimozione definitiva del “sarcofago”: l’NSC è un’enorme struttura in acciaio a forma di arco, costruita nel sito di Chernobyl per coprire il reattore 4 in rovina e contenere il suo materiale radioattivo. Essendo la più grande struttura mobile al mondo, questo hangar è un’impresa ingegneristica monumentale ed è stato progettato per durare 100 anni.



Ma il drone con testata ad alto potenziale esplosivo che ha colpito, nel febbraio scorso, l’impianto ha causato un incendio e danneggiato il rivestimento protettivo intorno al reattore. Per quanto riguarda le radiazioni, i livelli sono rimasti comunque normali e non sono state registrate fughe.

Nel frattempo continua il rimpallo di responsabilità: l’Ucraina accusa la Russia, che dal canto suo nega di aver attaccato l’impianto di Chernobyl.