In prima serata potremo seguire la seconda puntata di Chernobyl, serie tv che ha riscosso grandissimo successo in tutto il mondo. La messa in onda è fissata alle ore 21.25 su Sky Atlantic e dunque solo ed esclusivamente per gli abbonati al pacchetto della televisione satellitare. Sempre solo per gli abbonati, anche quelli di Now, si potrà seguire la serie tv in diretta streaming sui nostri dispositivi mobili grazie all’applicazione di Sky Go. Ci troviamo di fronte a una serie che ha già stabilito risultati impressionanti come per esempio quello di diventare la serie tv con il punteggio più alto della storia su Imdb, superando Games of Throne e Breaking Bad che erano fino a quel momento in vetta. Attenzione anche ai social network dove ci sarà possibilità di confrontarsi tra fan della serie tv. (agg. di Matteo Fantozzi)
ULANA KHOMYUK È DISPERATA
La disperazione di Ulana Khomyuk sarà alla base della nuova puntata di Chernobyl. La fisica nucleare sovietica si accorge subito che le radiazioni nell’aria sono ben al di sopra della normalità. Questo la porta a pensare che si tratti della centrale nucleare di Ignalina in Lituana, cosa però che non rappresenta la realtà. Tutto sta arrivando da Chernobyl, dalla lontana Ucraina, dove c’è stata un’esplosione che potrebbe portare la situazione a precipitare in breve temo. Problemi enormi li vivrà l’ospedale di Pryp”jat’ che verrà evacuata con gli assistenti sanitari pronti a intervenire per aiutare i feriti che continuano ad arrivare. La sensazione è che ci si trovi di fronte a una catastrofe senza precedenti, che potrebbe cambiare davvero per sempre le sorti dell’umanità. Di certo però tutto non verrà svelato nell’appuntamento di stasera. (agg. di Matteo Fantozzi)
CHERNOBYL, DOVE SIAMO RIMASTI
Nella prima serata di Sky Atlantic di oggi, lunedì 17 giugno 2019, andrà in onda un nuovo episodio della serie tv Chernobyl, in prima visione assoluta. Sarà il secondo, dal titolo “Please Remain Calm“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: diversi anni dopo il disastro, Valery Legasov (Jared Harris) confessa di aver attribuito ogni colpa ad Anatoly Dyatlov (Paul Ritter), l’ingegnere capo, per quanto avvenuto a Chernobyl. Nell’88, Legasov incide infatti dei nastri con la sua versione dei fatti, accusando Dyatlov e gli altri funzionari di aver nascosto la verità. Nasconde poi i nastri in un posto sicuro e poi si impicca. Due anni prima, a Pripyat Lyudmilla (Jessie Buckley) si alza in piena notte a causa delle nausee dovute alla gravidanza. In quel momento il marito Vasily Ignatenko (Adam Nagaitis) sta dormendo nel loro letto. Si sveglia in seguito all’urlo della donna, che ha appena visto l’esplosione della Centrale Nucleare Power Plant. All’interno della struttura, gli ingegneri discutono di quanto appena avvenuto. Dyatlov decide di ignorare chi è convinto che l’evento non sia da sottovalutare, raccomandando solo una richiesta d’intervento ai pompieri. Ordina inoltre agli operai di abbassare a mano le barre di controllo e riavviare il raffreddamento del nucleo per evitare la fusione. Poi lascia l’edificio per segnaalre tutto ai superiori. Nonostante i dubbi della moglie, Vasily decide di andare al lavoro sicuro che l’incendio riguardi solo il tetto in fiamme. La situazione degenera in tempi brevi e i primi morti non si fanno attendere. Dyatlov però continua a credere che l’unico problema sia apportare acqua al nucleo, mentre i vigili del fuoco raggiungono la struttura. Nonostante le gravi lesioni sul corpo di diversi collaboratori, Dyatlov continua a negare il problema.
Durante il rapporto ai superiori, attribuisce tutto ad un errore dei tecnici. Verso le 3 di notte, Akimov (Sam Troughton) continua a sostenere che l’unica possibilità sia attivare le valvole dell’acqua manualmente. Diverse ore dopo, Dyatlov si trova ad una riunione d’emergenza con i piani alti, che hanno già ricevuto notizia dell’arrivo imminente di una delegazione militare. Quanto sta accadendo tuttavia continua ad essere visto come un evento di minima gravità. Per evitare la diffusione del panico, il gruppo decide inoltre che nessuno potrà lasciare la città e viene ordinato che ogni comunicazione con l’esterno venga annullata. Più tardi, Akimov informa i superiori che il dosimetro dei vigili del fuoco ha segnalato livelli massimi. Non viene però creduto e la questione viene chiusa adducendo un malfunzionamento dei macchinari. Dyatlov si accascia sul pavimento poco dopo e solo una volta all’esterno si rende conto di aver sbagliato valutazione. Intanto, Legasov viene informato che Gorbaciov ha istituito un comitato speciale per l’analisi del disastro, ma non viene ascoltato quando raccomanda di agire al più presto.
ANTICIPAZIONI CHERNOBYL DEL 17 GIUGNO 2019
EPISODIO 2, “PLEASE, REMAIN CALM” – Sette ore dopo l’esplosione, Ulana Khomyuk si accorge che il livello di radiazioni a Minsk ha subito un picco anomalo. Le autorità locali però non sembrano ascoltarla. L’ospedale di Pripyat nel frattempo continua ad essere sovraccarico. Lyudmilla scopre che il marito Vasily e gli altri pazienti rimasti coinvolti nell’incidente sono già stati trasportati a Mosca. Qui, Legasov informa Gorbaciov circa la situazione, sottolineando che sia più grave di quanto sia stato riferito dagli scienziati. Shcherbina non sembra credergli, ma viene incaricato comunque di accompagnarlo sul posto. Mentre si trova ancora a bordo di un elicottero, Legasov realizza che il nucleo è esposto. Viene però accusato di non avere le conoscenze giusta per analizzare il problema, ma il generale Pikalov dimostra grazie alle letture dosimetriche che sta dicendo la verità. Legasov suggerisce quindi ai militari di usare la sabbia per fermare il fuoco, ma le conseguenze sono disastrose. Pripyat viene infine evacuata mentre la notizia inizia a diffondersi sempre di più. Gorbaciov riceve invece una richiesta estrema da Legasov, nel tentativo di drenare l’acqua grazie ad una missione letale.