Chi è Assaf Granit, ospite della puntata di Masterchef Italia 2023 del 15 febbraio
Assaf Granit è ospite della decima puntata di Masterchef Italia 2023 in onda oggi, giovedì 15 febbraio. Lo chef israeliano sarà protagonista dell’Invention Test e metterà a dura prova gli aspiranti chef ancora in gara. Nato, nel quartiere Rassco di Gerusalemme il 20 agosto 1978, Assaf Granit ha origini polacche e comincia a manifestare la passione per la cucina sin da giovanissimo. Una passione che sviluppa aiutando la nonna in cucina a preparare i piatti tipici della cucina israeliana. Per la sua irruenza, lo chef era soprannominato dai compagni di scuola “Bufalo”.
Con la sua forte personalità, inoltre, a 18 anni entra nell’esercito per il servizio di leva che, in Israele, dura 2 anni e 8 mesi. Durante il servizio militare diventa combattente nella brigata dei paracadutisti, ma a causa di un infortunio diventa un istruttore medico. Dopo aver lasciato l’esercito comincia a dedicarsi seriamente alla cucina cominciando a muovere i primi passi nelle locande di Gerusalemme e poi a Tel Aviv dove si forma. Apre così i primi ristoranti riuscendo a mescolare ingredienti provenienti da tutto il mondo alla tradizione della cucina israeliana e ottiene un grande successo.
Assaf Granit e la stella Michelin
Nel 2002 si trasferisce in Francia dove ottiene 1 stella Michelin lavorando presso il ristorante parigino Shabour. E’, inoltre, titolare di altri 31 locali allocati in ben 7 Paesi diversi. Figura fondamentale della formazione culinaria di Assaf Granit è la nonna di cui lo chef parla così come si legge su Rolling Stone:
«È fuggita dalla Polonia e si è trovata come vicina di casa questa signora marocchina. Aveva 17 anni quando è arrivata, lei e la vicina sono rimaste entrambe incinte giovanissime e sono diventate l’una la famiglia dell’altra. Io a casa di mia nonna mangiavo cous cous, e solo quando sono cresciuto ho capito la complessità alla base di tutto questo. Ma ricordo che fu un’impressione fortissima, il mio vero imprinting. Sono cresciuto con quelle cucine diverse dalla mia, giocavo con i miei amici e poi mi fermavo a mangiare nelle loro case, e scoprivo tutti quei sapori che da me non esistevano».