Galeazzo Ciano, l’amore per Edda Mussolini e la rapida ascesa al fianco del Duce
Galeazzo Ciano è una delle figure politiche chiave nel periodo del regime fascista, essendo stato a lungo il braccio destro di Benito Mussolini, nonché marito di Edda Mussolini. Nacque a Livorno nel 1903, passò i suoi primi anni tra la Toscana e Venezia, per trasferirsi poi a Roma quando suo padre divenne deputato e, l’anno successivo, sottosegretario al Ministero delle comunicazioni nel governo di Benito Mussolini. Galeazzo si laureò in giurisprudenza e, spinto dal padre, intraprese la carriera diplomatica. Dopo un inizio tra Brasile e Cina, rientrò a Roma nel 1929 come addetto all’ambasciata presso la Santa Sede.
La svolta avvenne nel 1930, quando Ciano si fidanzò e sposò Edda Mussolini, primogenita del Duce. La sua carriera decollò rapidamente: da diplomatico a capo dell’ufficio stampa e successivamente ministro. Nel 1935 entrò nel Gran Consiglio e fu promosso ambasciatore. Il suo impegno durante la guerra in Etiopia gli valse due medaglie al valore, e nel 1936 Mussolini lo nominò ministro degli esteri, facendone il suo “braccio destro” e secondo uomo più potente del regime.
Galeazzo Ciano, il voto contro Benito Mussolini gli costò la vita
Tuttavia, la sua ascesa provocò gelosie e ostilità da parte di altri gerarchi. Come ministro degli esteri, Ciano si trovò a definire le politiche internazionali dell’Italia, gestendo i rapporti con la Germania e le potenze occidentali. La sua gestione fu contrassegnata da tante ombre, evidenziate anche da un declino di tono e stile. La sua partecipazione all’alleanza con Hitler e l’entrata nell’arena bellica al fianco della Germania segnarono l’inizio della sua fase discendente.
Il 24 luglio 1943, Ciano votò contro Mussolini durante la riunione del Gran Consiglio, un atto che gli costò l’arresto e, successivamente, l’esecuzione il 11 gennaio 1944, insieme a Grandi e Bottai. La tragica fine di Galeazzo Ciano rappresenta uno degli episodi più importanti nella storia del regime fascista italiano.