Proprietario Gucci: il passaggio del brand da Maurizio Gucci al gruppo Kering
A chi appartiene oggi il brand Gucci? La domanda sorge spontanea e la curiosità cresce con la messa in onda del film di Ridley Scott House of Gucci. Ma partiamo dal principio: Gucci è uno dei marchi di moda più antichi di Italia, nel corso degli anni ha subito una significativa evoluzione mantenendo sempre intatto il proprio fascino senza tempo. Fondata nel 1921 da Guccio Gucci, la casa di moda è passata attraverso diverse fasi di proprietà e leadership.
Attualmente, Gucci è di proprietà del gruppo di lusso francese Kering, che ha acquisito il marchio diversi anni fa. Un passaggio che ha segnato la fine della gestione della famiglia Gucci, che aveva fondato e guidato l’azienda verso il successo. Nel 1993, dunque, Maurizio Gucci, decise di passare la mano e cedere l’impresa a nuovi investitori, aprendo la strada ad una nuova era per Gucci.
Maurizio Gucci, le importanti innovazioni alla guida della casa di moda ed un destino tragico
La storia di Maurizio Gucci è anch’essa molto affascinante. Figlio dell’attore Rodolfo Gucci e nipote del fondatore Guccio Gucci, è stato l’artefice di importanti cambiamenti nella casa di moda. Ha significativamente contribuito alla crescita e al consolidamento del brand nel mercato di riferimento. Tuttavia, il suo destino fu tragico, poiché il 27 marzo 1995 fu assassinato.
Come dicevamo, oggi, Gucci è parte di Kering, una multinazionale francese specializzata in beni di lusso. Ma Kering ha in pancia altri marchi importantissimi. Possiede infatti un portafoglio ricco di marchi molto noti e prestigiosi, tra cui Balenciaga, Bottega Veneta, Alexander McQueen e Yves Saint Laurent. La storia di Gucci è un esempio di come un marchio italiano classico possa trasformarsi in una potenza globale del lusso sotto la guida di investitori internazionali come Kering.