Marco Bellavia, chi è e carriera: il grande successo a Bim Bum Bam
Dal boom a cavallo tra gli anni ’90 e i 2000 al graduale allontanamento dalla scena televisiva, Marco Bellavia ha vissuto numerosi alti e bassi in carriera che hanno reso il suo percorso professionale decisamente tortuoso. Nato a Milano nel 1964, ha iniziato a posare come modello e, dopo aver prestato il suo volto per alcuni spot televisivi degli anni ’80, si affaccia alla scena televisiva recitando nella serie Love Me Licia e prendendo parte a quasi tutte le stagioni della celebre saga.
Il boom sul piccolo schermo arriva nel 1990, quando assume il timone di Bim Bum Bam diventando uno dei più celebri e amati conduttori di programmi per ragazzi, ruolo ricoperto sino al 2001; a seguire, è stato collaboratore di Forum e successivamente inviato di Stranamore. Più di recente, nel 2022, ha preso parte come concorrente al Grande Fratello Vip su Canale 5: un’avventura interrotta anzitempo a causa di un malessere psico-fisico, e con diversi coinquilini accusati di bullismo nei suoi confronti quando si confidò sul tema della depressione.
Marco Bellavia e la depressione: la forte crisi dal 2001 a oggi
Marco Bellavia, infatti, per diverso tempo ha lottato contro una forma di depressione manifestatasi in specifici momenti della sua vita. Il conduttore ne parlò a Pomeriggio Cinque nel 2022, spiegando che nella Casa del Grande Fratello Vip “non dormendo ho avuto attacchi di panico e ho avuto uno scompenso emotivo incredibile. Forse peggio della depressione”. Soffermandosi poi sulla malattia, ha raccontato: “Io avuto problemi momentanei nel corso degli anni, non ho avuto una depressione patologica costante nel tempo. Problemi miei che mi hanno anche aiutato a crescere”
Il problema, come raccontò in un’intervista a Verissimo nel 2022, è probabilmente sorto dopo il boom televisivo degli anni 2000, cui fece seguito un repentino declino: “Mi sono fatto milioni di domande. Dal 2001 fino a prima del Grande Fratello mi sono chiesto perché avevo smesso. Non l’ho mai capito, forse avevo sbagliato io. Ero come una persona malata di influenza ma nessuno mi dava la diagnosi. Mi dicevo che forse non ero abbastanza bravo, che avevo sbagliato qualcosa, che avevo litigato con qualcuno. Non l’ho vissuta bene, ma mi sono sempre rimesso in gioco aprendo una agenzia pubblicitaria e lavorando nelle reti minori”.