Tutto su Piero Villaggio, il figlio di Paolo Villaggio
Piero Villaggio è il secondogenito di Paolo Villaggio, nato dal matrimonio con Maura Albites con cui l’attore è stato sposato per 63 anni. Piero ha anche una sorella maggiore Elisabetta. quest’ultima è nata nel 1959, è una regista e scrittrice che ha intrapreso una carriera nel mondo del cinema e della letteratura. Piero, invece, è nato nel 1962, anche lui ha un passato da attore e sceneggiatore. È sposato con l’hair stylist per il cinema Elisabetta De Bernardis. La vita di Piero Villaggio non è stata sempre facile. Il figlio dell’attore, infatti, ha combattuto per anni contro la dipendenza dalla droga. Come ha raccontato lo stesso Piero, il suo rapporto con l’eroina comincia prestissimo, quando aveva solo 17 anni.
La dipendenza dalla droga ha cancellato quelle che erano le sue passioni, in primis quella per il cinema. “È vero, ho amato lo studio e la fotografia ma la verità è che non sono mai stato coerente e se sposti la sua attenzioni di continuo non approfondisci mai quello che sai fare veramente. Il confronto con un artista ingombrante come mio padre mi ha inevitabilmente condizionato”, ha raccontato.
Piero Villaggio e la lotta contro la droga
Non è stato facile convivere con la dipendenza dalla droga e riuscire a combatterla riprendendo in mano la propria vita. Ad aiutarlo, come ha raccontato Piero Villaggio in un’intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera, è stato il padre Paolo Villaggio che “non si è mai vergognato di me”. Proprio Paolo Villaggio non si è mai arreso e ha fatto di tutto per aiutarlo, compresa un’interpretazione da Oscar con cui riuscì a portarlo nella comunità di San Patrignano.
“Io vivevo a Los Angeles. Ero già entrato e uscito da due cliniche di disintossicazione in Svizzera e da altrettante in California. Venne a prendermi con mia madre, per tornare in Italia, e al rientro ci fermammo a Parigi. Poi da lì andammo a Venezia, dove mi portò a mangiare all’Harry’s Bar, che adoravo. Dopodiché noleggiò un’auto, e questo avrebbe dovuto insospettirmi. Quando arrivammo in comunità mi arrabbiai molto. Però ho scelto io di restare”, ha detto Piero Villaggio al Corriere svelando di essere rimasto in comunità per tre anni.