Chi è Riccardo Chailly, direttore d'orchestra alla Prima della Scala 2025: dirige Orchestra e Coro nell'opera "Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk"
Riccardo Chailly, chi è il direttore d’orchestra alla Prima della Scala 2025
La stagione teatrale 2025/26 apre le danze nella giornata di oggi, domenica 7 dicembre, con la Prima della Scala 2025. L’opera che segnerà il debutto di questa nuova stagione è Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk, di Dmitrij Šostakovič, divisa in 4 atti; la regia è affidata a Vasily Barkhatov, mentre a dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala è Riccardo Chailly, alla sua ultima Prima nel ruolo di direttore musicale.
La sua è una carriera di grandissimo successo, avviata in giovane età grazie anche alla passione per la musica ereditata dalla sua famiglia. Nato a Milano nel 1953, Riccardo Chailly è infatti cresciuto in una famiglia di musicisti e, anche per questo motivo, non ha potuto non appassionarsi al mondo delle sette note, intraprendendo gli studi proprio nel settore.
Ha infatti studiato nei conservatori di Perugia, Roma e Milano, specializzandosi successivamente in direzione d’orchestra a Siena assieme allo storico direttore musicale e compositore Franco Ferrara. Il debutto alla Scala di Milano arriva a soli 20 anni, quando diventa assistente di Claudio Abbado.

Riccardo Chailly, la carriera e i prestigiosi riconoscimenti ricevuti
Il debutto di Riccardo Chailly come direttore d’orchestra è avvenuto all’estero, a Chicago, in occasione di Madama Butterfly nel 1974. L’esordio tutto italiano è invece arrivato 4 anni più tardi, nel 1978, quando alla Scala di Milano ha diretto la ripresa dei Masnadieri; tra Italia e estero, ha acquisito grande fama e il suo talento l’ha portato ad esibirsi in tutto il mondo, nei più prestigiosi teatri lirici.
Non solo, perché dal 2015 ricopre anche un doppio prestigioso ruolo: è infatti direttore musicale del Teatro alla Scala e anche dell’Orchestra del Festival di Lucerna. In Italia il suo talento e la sua brillante carriera sono stati omaggiati anche con diversi e prestigiosi riconoscimenti; nel 1998 è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, mentre nel 1994 di Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
