Il ministro dell’istruzione Valditara, è stato intervistato stamane dal programma di Canale 5, Mattino Cinque News, per parlare di alcuni temi caldi per quanto riguarda la scuola. Le prime parole sono state sulla schwa e gli asterischi, vietati nelle circolari delle scuole così come da comunicato ufficiale del Miur dalla settimana scorsa.
“Una questione di rispetto per la lingua italiana – commenta Valditara parlando con Stefano Vecchi – una lingua che ha una grande tradizione, è un vanto mondiale per noi e che si è formata prima di tutto nel parlato e quindi come ha ben chiarito l’Accademia della Crusca il genere neutro non esiste nella grammatica italiana, e asterischi e schwa non ci appartengono. Sarebbe un atto di violenza imporili e quindi penso sia doveroso per un ministro del Miur far rispettare le regole della grammatica e della lingua italiana”.
E ancora “Siamo tutti d’accordo che la lingua di oggi non è quella di Dante, ma oggi credo che nessuno di noi in qualsiasi luogo sentirebbe dire quest* bambin*, quel* ragazz* o quel* student*, è un qualche cosa di estraneo al linguaggio comune che poi è quello che influenza la lingua, basta pensare a come sono nati certi vocabili come internet e sport, parole mutuate spesso e volentieri da un linguaggio diffuso e poi canonizzate all’interno della nostra lingua ma questo linguaggio diffuso non mi sembra che riguardi schwa e asterischi”.
VALDITARA: “VON DER LEYEN E IL LINGUAGGIO INCLUSIVO…”
Valditara ha proseguito: “Von de Leyen ha dedicato energie forse impropriamente nel definire un corposo manuale per le corrette traduzioni dall’inglese alle lingue europee e viceversa e in questi suggerimenti scompaiono tutte quelle parole che hanno al loro interno la parola man, che dovrebbero essere sostituite, così come dovrebbe essere bandito il termine wife, husband per un più inclusivo termine partner. Credo che perdere il nostro tempo in queste disquisizioni è inutile, è ancora una volta una imposizione dirigistica, noi parliamo di marito, moglie, compagno e compagna…”.
Sui fenomeni di aggressione a scuola: “Sono sempre più intollerabili. Il mondo della scuola dopo quello della sanità è quello più toccato da questi fenomeni.
Un tempo il prof aveva un rispetto che oggi manca, io ricordo una testimonianza di una prof che appena ero diventato ministro mi telefonò e mi disse che in classe una ragazza si era messa ad ascoltare musica ad alto volume; le avevo chiesto di spegnere il cellulare e lei mi ha risposto che non riconosceva la mia autorità. Poi quella prof era andata dalla preside che le aveva risposto ‘faccia quello può’. E’ il fallimento di una società dove non si riconosce più autorità e autorevolezza del docente, autorità non è una parola negativa, è sbagliato l’autoritarismo”.
VALDITARA: “ASSICURAZIONE SANITARIA PER I PROF”
Il ministro Valditara ha proseguito: “Abbiamo circa 40 episodi di aggressione verso il personale della scuola e noi abbiamo deciso di intervenire rafforzando il valore del voto di condotta, con i regolamenti ormai in fase conclusiva. Sostituendo le vecchie sospensioni con attività di cittadinanza solidale ad esempio in una rsa o in una mensa dei poveri per imparare la solidarietà. Poi ci sono le sanzioni economiche verso i genitori che aggrediscono docente o personale della scuola, da 500 a 10.000 euro, e infine l’ultima proposta forte che intendiamo portare in cdm è l’arresto in flaganza di chi viene beccato ad aggredire un docente”.
Infine sull’assicurazione sanitaria che verrà garantita ai dipendenti scolastici, (altra grande novità) il ministro dell’istruzione ha spiegato: “Per la prima volta su un milione di docenti e personale Ata prevediamo il rimborso di prestazioni sanitarie fino a circa 3.000 euro, è un’assicurazione integrativa, sarà definita nelle prestazioni dal contratto, abbiamo stanziato 60 milioni di euro per anno e parte dal 2026, dal prossimo anno solare”.