Chiara Balistreri ha partecipato all'Isola dei famosi per una rivincita personale dopo aver subito violenze dall'ex fidanzato, la battaglia è durata anni.
Chiara Balistreri ha lottato per anni per avere giustizia, oggi ha 22 anni ma ne aveva solamente 14 quando ha incontrato Gabriel e se ne è innamorata. All’inizio tra loro andava benissimo, infatti aveva anche accettato di andare a vivere con lui a casa dei suoi genitori, poco dopo però sono iniziate le violenze. Ogni volta che la colpiva si giustificava dicendo che non era così e che era lei a farlo diventare violento, poi arrivavano le scuse e le promesse che la spingevano a concedergli un’altra possibilità.
L’ex fidanzato l’ha tenuta in pugno per anni, ma quando Chiara Balistreri ha trovato il coraggio di mettere definitivamente fine alla loro relazione l’incubo che stava vivendo si è trasformato in un dramma. Gabriel l’ha picchiata brutalmente durante il loro ultimo incontro, voleva ucciderla ma fortunatamente non c’è riuscito, picchiandola però le ha rotto il naso. In ospedale lei lo ha denunciato e ha vissuto per anni nel terrore. Il ragazzo è stato latitante per oltre due anni, poi era scappato di nuovo e per lei era impossibile vivere una vita normale sapendo che lui era a piede libero. Il ragazzo nelle scorse settimana è stato condannato a sei anni e tre mesi di reclusione.
Chiara Balistreri e l’esperienza all’Isola dei famosi: perché ha partecipato al reality
Il suo percorso all’Isola dei famosi si è concluso lunedì 16 giugno 2025, dopo l’eliminazione le era stato proposto di rimanere sull’ultima spiaggia per avere la possibilità di restare in gioco, lei però ha rifiutato. L’ex naufraga ci ha tenuto a precisare che l’esperienza vissuta in Honduras le ha insegnato tanto, pensa di aver vinto tanto a livello personale però sentiva il bisogno di tornare a casa.
Quando è approdata all’Isola dei famosi qualcuno l’ha accusata di essere lì per visibilità, Chiara Balistreri ha però spiegato di aver deciso di partecipare al reality per una rivincita personale. Il suo obiettivo era quello di dimostrare che oltre ad essere una ‘storia triste’ è anche altro, voleva soprattutto dimostrare alle vittime di violenza che ricominciare e rifarsi una vita è possibile.