Il già rinominato pandoro-gate che sta coinvolgendo l’influencer Chiara Ferragni e l’azienda dolciaria cuneese Balocco si sta allargando sempre di più. Nella giornata di oggi, infatti, la Procura di Prato ha annunciato di aver aperto un fascicolo d’indagine sul caso, come confermano anche fonti inquirenti all’Adnkronos, in seguito a quello principale, aperto a Milano, e al secondo aperto a Cuneo.
L’indagine di Prato, comunque, è stata avviata con un modello 45, che non prevede né ipotesi di reato, né indagati, come peraltro fatto anche a Milano e Cuneo, escludendo in questa prima fase sia Chiara Ferragni che la Balocco. L’apertura del fascicolo, inoltre, è stata motivata con un atto dovuto per l’obbligatorietà dell’azione penale che è conseguita all’esposto che Condacond ha presentato in 108 procure italiane. La conseguenza è che nei prossimi giorni altre città potrebbero aprire nuovi fascicoli potenzialmente a carico di Chiara Ferragni e Balocco, seppur si ipotizzabile che dopo alcune indagini e la raccolta di prove, tutti i fascicoli confluiranno in quello aperto a Milano, che rappresenta l’esposto principale.
Chiara Ferragni e Balocco: gdf acquisisce il materiale raccolto dell’Antitrust
E mentre si allargano le indagini sul caso Chiara Ferragni e Balocco, a Milano, nel frattempo, si è aperta anche una seconda indagine per le uova di Pasqua vendute tra il 2021 e il 2022, dietro alle quali potrebbe esserci stata un’altra operazione commerciale simile. Similmente, la Guardia di Finanza milanese ha iniziato l’acquisizione delle carte raccolte dall’Antitrust nel corso delle sue indagini, al fine di arrivare ad una qualche ipotesi di reato che includa anche degli indagati.
Allo stato attuale, salvo che emergano nuove evidenze probanti, l’ipotesi di reato più probabile sul pandoro-gate di Chiara Ferragni e Balocco è quella di frode in commercio, differentemente dall’ipotizzata truffa subito dopo l’esposto di Codacons, con pene che vanno da una multa fino a 2.065,83 euro, fino a due anni di reclusione. Continua, nel frattempo, il silenzio dell’influencer sui social, che dopo l’esposto di Codacons e il “famoso” video di scuse, è sparita anche dalle storie del marito.