Chicco Testa, in passato deputato di Pci e Pds, ha parlato dei temi green della nostra epoca in una intervista a La Verità: “Sul clima l’Europa si comporta come se fosse la Ztl del mondo, senza rendersi conto di essere un grande Continente abitato da milioni di persone che vivono problemi diversi e che devono fare i conti con livelli economici differenti”, ha sottolineato.
Il dirigente d’azienda, che si occupa dell’ambiente da ben prima che quest’ultimo divenisse un argomento politico, ritiene che siano stati compiuti degli errori. “Fossi nell’attuale classe dirigente di Bruxelles rinvierei ad libitum le decisioni su tutte queste direttive, a partire dalla casa per arrivare fino agli imballaggi e alle auto, che avranno un effetto devastante sulla classe media e sui più poveri, altrimenti le conseguenze elettorali saranno molto pesanti”, ha preannunciato. “C’è il rischio del prevalere di forze e istinti nazionalisti che possono mettere a rischio le fondamenta del progetto europeo. E non mi riferisco al Governo di Giorgia Meloni”.
Chicco Testa: “Clima è Ztl del mondo”. L’accusa all’Ue
Chicco Testa, sul tema del clima, punta dunque il dito contro l’Ue e in particolare contro Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea. “Con l’attuale classe dirigente non vedo cambi di marcia. A me sembra che Timmermans, al quale sono state date deleghe molto ampie ed importanti, voglia passare alla storia come l’uomo della transizione ecologica e per raggiungere questo scopo stia passando sopra a tutto e tutti”, ha affermato.
A farne le spese, secondo l’esperto, saranno i più deboli. “È nei fatti. L’Europa ha messo su una serie di regole che oltre a prevedere uno sforzo enorme per imprese e cittadini, in molti casi con obiettivi irraggiungibili, prescrive anche le modalità di intervento, indicando quali sono le tecnologie giuste e quali sono quelle sbagliate. Una forma di dirigismo di stampo sovietico”, ha concluso.