Chicco Testa, presidente di Fise Assoambiente ed ex capo di Enel, sulle pagine de Il Giornale parla di energia. Affrontando il tema delle fonti rinnovabili, spiega: “Da anni ormai si dice che la validità del fotovoltaico e dell’eolico è nel minor costo di produzione. Però se costano troppo poco ci vogliono incentivi. È una contraddizione. Se facciamo la somma di tutti gli incentivi concessi, otteniamo quattro “conti-energia”. E non è finita. Il ministero dell’Agricoltura ha assegnato un miliardo per gli impianti agrifotovoltaici. Il costo delle comunità energetiche dovrebbe essere intorno ai 5.5 miliardi. E il Superbonus 110% ha finanziato 2 Gigawatt di impianti solari. Abbiamo impelagato i conti pubblici per i prossimi anni, ma abbiamo il fotovoltaico…”.
Come sottolineato dall’esperto “le rinnovabili sono un settore molto sostenuto da fondi stranieri. Per cui la rendita finanziaria va in gran parte a soggetti anche non italiani. I pannelli, inoltre, continuiamo a comprarli in Cina. Non so come farà la fabbrica che costruirà l’Enel a fare concorrenza a quei prezzi. Quindi dov’è l’affare per l’Italia?” si chiede. Parlando poi di idroelettrico, spiega: “Credo che la proposta di rinnovare le concessioni in cambio di piani di investimento degli attuali concessionari sia la migliore. Fra l’altro non sono ancora riuscito a capire in quale altro Stato europeo siano state bandite le gare per assegnare le concessioni idroelettriche. Non vorrei che ancora una volta noi fossimo i primi della classe ‘mazziati e cornuti’”.
Chicco Testa: “Nucleare? L’Europa ha boicottato qualsiasi iniziativa”
Il Consiglio Ue dell’Energia ha affrontato il tema dell’energia nucleare. Secondo Chicco Testa, presidente di Fise Assoambiente, l’Europa “ha follemente boicottato qualsiasi iniziativa sulla spinta dei tedeschi che hanno chiuso tre centrali nel momento più doloroso della crisi energetica. Si sono resi conto che senza il nucleare gli obiettivi di decarbonizzazione sono irraggiungibili. Non a caso, la Francia ha una produzione di CO2 per unità di energia che è un ottavo di quella tedesca. Però la Germania è verde…”.
Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia è stato un anno record per le emissioni climalteranti. Per il presidente di Assoambiente “nel 2030 i quattro quinti dell’umanità vivranno fuori dall’area Ocse. Asia, Africa e buona parte del Sud America hanno un bisogno enorme di energia. È chiaro che questi Paesi per crescere economicamente hanno bisogno di energia e pensare che possa essere garantita solo delle fonti rinnovabili è tecnicamente assurdo. E quindi producono con il carbone, perché è il combustibile meno caro, più facile da usare e più abbondante nel mondo”. Sulle pagine de Il Giornale, per l’ex Enel anche un commento sullo Stretto di Messina: “Il Ponte sarebbe un’opera che segnerebbe la storia, di valore assoluto e che richiamerebbe sull’Italia un’attenzione enorme”.