Che un americano disquisisca di cibo è già qualcosa che farebbe meglio a evitare; che parli di pizza ancor meno. Se c’è un cibo italiano, e noi di cibo ce ne intendiamo sicuramente meglio degli yankees, quello è la pizza e nessuno al mondo la sa fare meglio di noi. Che, infine, questo americano definisca “disgustosa” la pizza con le acciughe, be’ meglio che torni a occuparsi di cheeseburger e hot dog. Se però l’argomento finisce per toccare la religione, allora possiamo aprire una porta alla discussione. Ovviamente, quello di David Marcus, pubblicato sul sito thefederalist.com, è un articolo ironico e come tale va preso ma mica tanto perché pone degli argomenti interessanti. Posto il fatto che la pizza alle acciughe che lui racconta di essersi preparato da sé avesse per lui un sapore orribile, quello è un problema tutto suo e di come ha preparato la pizza. Come lo stesso Marcus nota, la pizza con le acciughe è nei menù di tutto il mondo da sempre, ma, dice, le acciughe attualmente sono il cibo meno preferito da parte degli americani. Perché tutto questo? Per Marcus è colpa del Concilio Vaticano Secondo. Prima di allora, dice, l’astinenza dalle carni al venerdì era valido tutto l’anno, dopo di allora è stato limitato solo ai venerdì di Quaresima.
PIZZA DI QUARESIMA
Da buon cattolico osservante, questo è il motivo in cui un venerdì di Quaresima si è messo a cucinare una pizza con le acciughe, il problema è di cosa cibarsi in quel girono particolare. Dice lo scrittore che prima del Concilio, dovendo cibarsi ogni venerdì di una alternativa alla carne, ed essendo la pizza molto amata da tutti, ecco che prese piede quella con le acciughe. Marcus cita anche un articolo che parla di una nota pizzeria di Betlemme, Penn Pizza, dove al venerdì i clienti ordinano pizze ai funghi, al doppio formaggio, alla cipolla e naturalmente alle acciughe. Ecco che oggi invece, essendo l’astinenza dalle carni limitata a pochi venerdì l’anno, la pizza con le acciughe è passata di moda. Il dubbio, si chiede in modo divertente, è come fecero i cattolici di 50 anni fa a convincersi che la pizza con le acciughe fosse buona. Ma ecco cosa trarre di buono da questa storiella: che la tradizione religiosa ha un impatto molto forte nella vita di una società e nella sua cultura al di là della salvezza dell’anima o della spiegazione dell’esistenza. La presenza della Chiesa, dice, costruisce comunità e non solo quella; costruisce comunità che attraversano classi e linee etniche. La celebrazione delle feste religiose riunisce le famiglie in tutto il paese ogni anno. Le scuole religiose svolgono un ruolo importante come alternativa alle scuole pubbliche. Tutto questo per dire che il declino dell’osservanza religiosa e della partecipazione in America porta con sé la perdita di alcune cose molto importanti, e non è chiaro cosa potrebbe sostituirle. Così, in sostanza, l’acciuga è segno dell’impatto sociale della fede cristiana. O no?