Christian De Sica/ “La morte di mio padre Vittorio è stata una bella botta”

- Mirko Bompiani

Christian De Sica ospite a Oggi è un altro giorno: "Totò nella vita di tutti i giorni era serio, era triste. Anche mio cognato Carlo..."

christian de sica (Oggi è un altro giorno)

Christian De Sica a tutto tondo nella lunga intervista rilasciata a Oggi è un altro giorno. Il celebre attore ha esordito parlando dei suoi inizi nel mondo dello spettacolo: «Io non ho cominciato facendo il comico, ma ho iniziato su Rai 1 con il varietà. Il primo spettacolo che ho fatto era ancora in bianco e nero, prima puntata 18 milioni di spettatori».

Christian De Sica ha da poco festeggiato 70 anni: «Non ho vissuto male i 70 anni, li vivo benissimo, ma per chi fa il mio mestiere più si va avanti con gli anni più diminuiscono le opportunità». Traguardo raggiunto anche dal cognato Carlo Verdone: «Non abbiamo festeggiato per questo cavolo di Covid, ma ci siamo visti con i parenti stretti».

CHRISTIAN DE SICA: “LA MORTE DI MIO PADRE UNA BELLA BOTTA”

Nel corso del suo racconto, Christian De Sica ha ricordato: «Mio padre non voleva che facessi l’attore, lui era geometra e io mi sono iscritto a Lettere. Poi di nascosto facevo le serate nelle balere. E’ stata la mia fortuna: avrei forse fallito se avessi continuato con l’università, invece così avevo un mestiere già in mano». Dopo aver parlato dell’emergenza Covid – «Io amo molto la gente, con il Covid mi annoio: non poter vedere i volti delle persone per le mascherine mi rattrista. Non vedo l’ora che finisca» – l’attore ha ricordato il padre: «Mio padre teneva fuori lo spettacolo, non mi è pesato: lui era intelligente. Mi ha detto di provare a diventare il numero uno per un anno». Nonostante la figura comica, anche Christian De Sica vive i suoi momenti no: «Come tutte le persone, ogni tanto mi incupisco, ma di solito penso positivo. La maggior parte dei comici sono lugubri, Totò nella vita di tutti i giorni era serio, era triste. Anche mio cognato Carlo nella vita privata parla solo di medicine (ride, ndr)». L’attore ha poi aggiunto sulla morte del padre Vittorio: «Pensa quante cose mi avrebbe potuto insegnare, quante paure mi avrebbe potuto togliere. E’ stata una bella botta, avevo 23 anni ed ero ancora un ragazzino: avevo ancora bisogno di lui».





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