La Cina mette in funzione il primo reattore nucleare al mondo alimentato a torio, un elemento considerato alternativo all’uranio, che è presente in grande quantità nelle riserve minerarie della Mongolia e potrebbe costituire la fonte primaria di energia, sufficiente al fabbisogno nazionale, per i prossimi secoli. Il primo traguardo è stato raggiunto l’8 aprile con l’apertura del primo stabilimento sperimentale, costruito strategicamente nel deserto dei Gobi, che utilizza un mix di combustibile e sali refrigeranti, ed è progettato per generare 2 megawatt, ma è già in cantiere un secondo reattore, molto più grande, che produrrà fino a 10 megawatt arrivando a soddisfare oltre 10mila case in un anno.
L’obiettivo, stabilito per il 2030, è quello di sfruttare questa nuova tecnologia arrivando alla completa indipendenza energetica da fonti pulite e a basse emissioni grazie alla grande disponibilità del metallo radioattivo, estratto dai rifiuti delle miniere, e quindi con grandi potenzialità di abbondanza per il futuro. Oltre a questo, gli esperti hanno sottolineato anche la sicurezza della materia prima, che non è scindibile per fissione, e quindi non può essere trasformata in armi.
Cina, via al primo reattore nucleare a torio, il progetto è quello di raggiungere indipendenza energetica entro il 2030
La Cina all’avanguardia nel settore energetico nucleare, apre il primo reattore alimentato a torio, un metallo radioattivo molto più economico dell’uranio, che può essere estratto da rifiuti minerari già presenti in grande quantità sul territorio. La notizia di questa svolta, come sottolineano molti giornali internazionali, arriva in un momento in cui, le grandi potenze occidentali stanno discutendo sul futuro energetico e sulle fonti di combustibili a basse emissioni, con particolare attenzione allo sviluppo del nucleare di ultima generazione per aumentare la disponibilità di elettricità. Le nuove centrali cinesi, progettate per un utilizzo stabile e duraturo, saranno implementate fino ad arrivare all’indipendenza totale che potrebbe durare per 60mila anni.
Come hanno dichiarato i ricercatori che hanno lavorato a questa scoperta innovativa infatti: “Si tratta di una vera e propria rivoluzione, che porterà grazie alla fusione, la reazione che avviene anche nel sole, ad ottenere energia pulita ed illimitata, 4 volte superiore a quella generata dalla fissione“. Questa potrebbe presto essere applicata ad altri ambiti come quello del trasporto marittimo, visto che la Cina ha già annunciato di stare lavorando alla costruzione di navi a propulsione, che alimentate da reattori potrebbero cambiare il futuro dei sistemi di spedizioni merci via mare.