Secondo fonti di stampa internazionali, il prossimo 29 settembre il Segretario di Stato Usa Mike Pompeo dovrebbe essere in visita a Roma con l’agenda già segnata dai vertici su “Via della Seta” e soprattutto l’accordo Cina-Vaticano visto per nulla di buon occhio dalla Casa Bianca. A soffiare sul fuoco della polemica ci ha pensato lo stesso Pompeo in un triplo tweet sul proprio account ufficiale, con le parole molto dure contro l’autorità della Santa Sede in procinto del rinnovo degli accordi tra Cina e Chiesa Cattolica sulla nomina dei vescovi cinesi: «Due anni fa, la Santa Sede ha raggiunto un accordo con il Partito comunista cinese, sperando di aiutare i cattolici cinesi. Ma l’abuso del Pcc sui fedeli è solo peggiorato. Il Vaticano metterebbe a rischio la sua autorità morale, se rinnovasse l’accordo».
LA ‘BORDATA’ DI POMPEO AL VATICANO
Mike Pompeo posta poi un suo scritto per “First Things” – la rivista di riferimento dei conservatori americani – e contesta nel dettaglio in maniera documentata l’accordo che la Santa Sede potrebbe portare a compimento con il Governo di Pechino: «Se il Partito comunista cinese riuscirà a mettere sull’attenti la Chiesa cattolica e altre comunità religiose, i regimi che disdegnano i diritti umani saranno rafforzati, e il costo della resistenza alle tirannie si alzerà per tutti i coraggiosi fedeli che onorano Dio al di sopra dell’autocrate di turno». Pompeo, e dunque Trump, prova a scoraggiare in tutti i modi il Vaticano (e indirettamente manda così un messaggio anche al Governo Conte per gli accordi con la Cina sulla Via della Seta) a rinnovare i rapporti diplomatici con Pechino: «La Santa sede ha una capacità unica e il dovere di concentrare l’attenzione del mondo sulle violazioni dei diritti umani, specialmente quelle perpetrate da regimi totalitari come quello di Pechino», scrive ancora Mike Pompeo, sottolineando come quell’autorità morale «oggi dovrebbe essere usata nei confronti del Partito Comunista cinese». Secondo il Segretario di Stato Usa le autorità comuniste «continuano a sbarrare le chiese, spiare e molestare i fedeli, e insistono che il Partito è l’ultima autorità negli affari religiosi».
Two years ago, the Holy See reached an agreement with the Chinese Communist Party, hoping to help China’s Catholics. Yet the CCP’s abuse of the faithful has only gotten worse. The Vatican endangers its moral authority, should it renew the deal. https://t.co/fl0TEnYxKS
— Secretary Pompeo (@SecPompeo) September 19, 2020