La domenica pomeriggio della rete ammiraglia di Mediaset incomincia con Amici, quelli di Maria De Filippi, Poi, dopo una differita spacciata alla perfezione per diretta (pubblicità pubblicità non tradisce mai), arriva Paola Perego. Lei in diretta lo è davvero, ma si è dovuta prestare a un finto collegamento con la registrata Maria.
Sfida a squadre – Lo schema è sempre lo stesso, dogma dei format ormai da anni. Ci sono le regine, che mettono in campo scudieri e sottoposti per ostentare il proprio potere catodico. E ci sono le piccole fiammiferaie, come Rosanna Lambertucci e Katia Noventa, mandate allo sbaraglio perché sono quelle che rischiano meno. All’ego di Massimo Giletti è bastato definire L’Arena il più grande talk show della televisione italiana. E Simona Ventura ha reagito alla provocazione giovanilistica di Canale 5 schierando in campo un suo buffone di corte, con tanto di maglietta sfottò. Mediaset – Concentrandoci sullo stravolgimento editoriale dell’ammiraglia Mediaset, lo spin-off di Buona Domenica riesce a essere ancora peggio di chi l’ha preceduto. Sul trash acchiappauditel di una volta hanno preso il sopravvento la resa dei conti, l’autoreferenzialità aziendalista, le nefandezze dei singoli curricula a caccia di fenomenologia riabilitante. Paola Perego è consapevole che da quella poltrona non la schioda più nessuno e lo ostenta sin dai celebrativi promo. Questa Domenica è Uguale a Lei, come canta la Pausini. Ci sono i reduci del Suo La Talpa, decantato come eccezione sopraffina nella storia del genere. Ci sono i tubocatodicodipendenti come Alessandro Meluzzi, che dopo aver goduto il sapore della visibilità non possono proprio farne più meno.
La “Ministra” – «Dobbiamo chiamarla Ministra o Ministro?» Chiede Paola Perego? L’emblema di Questa Domenica sta nella presenza del Ministro Gelmini, accompagnata al centro dello studio dal pugile-valletto. Lei rimane in punta di piedi e dopo aver risposto alle domande del pubblico prende i suoi fiori e se ne va sulle note di Vasco Rossi. Domenica bestiale.