DIALOGO/ Ylenia “We love you”, a colloquio con una della Dj più dirompenti del momento

- La Redazione

È una star della radio italiana. Da Radio 105 Ylenia ha conquistato tutti con la sua simpatia, il suo fascino e la sua preparazione artistica

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È la nuova star della radio italiana. Da Radio 105 Ylenia ha conquistato tutti con la sua simpatia, il suo fascino e la sua preparazione artistica. Una bellissima deejay che sembra venire dalle favole di Hans Christian Andersen.

La storia di Ylenia è suggestiva. Ylenia è nata a Milano il 19 agosto 1980. Ma ha all’attivo sin da bambina una notevole carriera in tutti i campi dello spettacolo. Completa gli studi nel 1998 e si dedica al teatro in una piccola compagnia, studiando, nel frattempo, dizione e recitazione al CTA di Milano. Nel 2003 approda a Radio 105 come voce ufficiale e, successivamente, le viene affidata la conduzione della fascia serale del Network (20.00-23.00).

Nasce così “Ylenia I love You!” Nel 2004/2005 conduce anche le classifiche del week end di “All Music”. Ma è il 2006 l’anno di massimo impegno di Ylenia, che la vede divisa su più fronti: Radio 105, voce narrante del programma “Tv Diari” di “Magnolia”, conduttrice del programma musicale “Freedom”, in onda su Rai 2.

Nello stesso anno, poi, ad agosto, Ylenia partecipa alle riprese del film di Giovanni Veronesi “Manuale D’Amore 2”, nel ruolo di assistente di Fulvio, dj interpretato da Claudio Bisio.
Da gennaio 2008 è la colonna sonora del programma “Colorado Revolution”, in onda il giovedì alle 21.10, su Italia 1.

Attualmente, la potete ascoltare su Radio 105 il venerdì dalle 18.00 alle 20.00 e il sabato e la domenica dalle 16.00 alle 18.00.

Lavora, inoltre, come vocalist/animatrice nei migliori clubs/discoteche d’Italia e per i tour/eventi organizzati da Radio 105.

 

Ylenia così giovane, così famosa. Che rapporto hai con la popolarità?

 

Giovane? Un tempo! Ormai, a 28 anni… scherzo! Non mi ritengo più una ragazzina né tanto meno famosa! Sono fortunata, perché ho possibilità di fare il lavoro che mi piace. Purtroppo, privilegio di pochi! Le “giovani” famose in Italia sono altre: veline, letterine, fidanzate di calciatori, concorrenti di reality show…

 

Il rapporto con la radio ti esalta. Ti piace sempre di più?

 

È come una bellissima storia d amore, ti piace subito, colpo di fulmine, te ne innamori e, quindi, ti metti in gioco, anche se con mille dubbi, paure e freni. Ma, poi, quando passa il tempo e acquisti più fiducia e sicurezza tiri fuori la tua “natura”, la tua personalità e ti mostri per quello che sei realmente, anche a costo di non piacere a tutti! Questo trovo che sia estremamente esaltante.

In fondo, che cosa c è di più bello per l’ essere umano della libertà di espressione e della verità?

 

Nel tuo curriculum si legge che hai fatto moltissime cose… Cosa vuoi fare ancora?

 

Mi piacerebbe recitare in un film comico. Ad esempio, in una commedia natalizia dei fratelli Vanzina. Per una come me che è cresciuta a pane e Lino Banfi sarebbe un bellissimo sogno che si realizza.

 

Ti definisci un’artista completa?

 

Poliedrica e versatile, termini inflazionatissimi negli ultimi tempi, ma che descrivono molto bene la capacità di una persona a saper fare più cose. Mi adatto con facilità a tutte le situazioni e, forse, in questo senso sì, posso definirmi un’artista completa.

 

Che rapporto hai con la musica?

 

La amo, non potrebbe essere altrimenti! La musica accompagna tutti i momenti e i ricordi della mia vita belli, brutti, malinconici, spensierati, gioiosi. Come scrisse Gatto Panceri “Vivo per lei”.

 

Metà veneta, metà napoletana. Che rapporto hai con le tue origini?

 

I parenti veneti, purtroppo, non li ho mai conosciuti, so qualcosa dai racconti di mio padre ma molto poco. Però, mi ritengo napoletana “inside”, i miei nonni lo sono e come loro conservo la risata fragorosa, l’ironia, la voglia di divertirmi sempre e ovunque, la fantasia, la passione e l’intensità con cui vivo ogni cosa.

 

Non pensi che rispetto ad esempio agli States e alla Gran Bretagna venga dato poco spazio ancora alle donne in Italia nell’arte e oltre l’arte?

 

Credo di si. Io opero nel campo dello spettacolo e mi riferisco a questo. Devo ammettere effettivamente che nel mio settore in proporzione ci sono più uomini che donne a svolgere il medesimo lavoro. C’è anche da dire, però, che finché la donna continuerà a scendere a compromessi e/o a concedersi a livello sessuale per ottenere un buon posto o più soldi, di strada ne faremo sempre poca e molte occupazioni resteranno sempre prerogativa degli uomini.

 

L’impegno sociale è importante per un’artista come lei?

 

Sì, sarebbe bello che lo facesse sempre, anche perché il personaggio televisivo o radiofonico, partecipando a manifestazioni e spettacoli di beneficenza, può aiutare le varie associazioni no profit a farsi conoscere, ad arrivare alla gente e ad ottenere aiuti economici.

 

Qual è il tuo punto di riferimento della tua vita, quando le cose vanno bene e quando vanno male, sempre? Un credo religioso, un lato del tuo temperamento, l’amore o qualcos’altro?

 

Sono cresciuta in una famiglia cattolica e ho frequentato per diverso tempo la Chiesa, quindi, di sicuro, sono credente. Per il resto, ho due punti di riferimento meravigliosi che sono mamma e papà. Diciamo che prima di prendere decisioni importanti, una telefonatina a casa ci scappa sempre!

(a cura di Franco Vittadini)





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