Milano – Il regista Lev Dodin torna a Milano con un nuovo capolavoro di poesia e teatro in prima nazionale: Vita e Destino di Vasilij Grossman, saga di una famiglia di ebrei russi tra nazismo e stalinismo, in scena al Piccolo Teatro Studio, dal 12 al 16 febbraio. L’autore, ebreo sovietico, scrittore e giornalista, inizialmente integrato nell’ingranaggio della burocrazia sovietica, poi totalmente avverso all’ideologia e accusato di dissidenza, conobbe in prima persona le devastazioni della seconda guerra mondiale, la lotta contro i nazisti, la sconfitta di Hitler, quindi l’ascesa di Stalin. Nel suo romanzo, a lungo censurato nel secolo scorso, racconta le persecuzioni, l’orrore dei gulag, le speranze, la lotta per la vita. Nel periodo di programmazione dello spettacolo nel foyer del Piccolo Teatro Studio sara’ allestita la mostra “Vita e destino – Il romanzo della libertà e la battaglia di Stalingrado”. Realizzata nel 2005 per celebrare il centenario della nascita di Grossman, l’esposizione si pone l’obiettivo di analizzare la vita e l’opera dello scrittore russo, soffermandosi sui personaggi del romanzo e sulle vicende storiche che descrive.