New Moon – Edward o Jacob? Vampiri o licantropi? Ci è riuscita. Stephenie Meyer, ex-casalinga, attualmente impegnata a guadagnare fantastiliardi di dollari grazie alla sua saga letteraria romantico-vampiresca composta da Twilight, New Moon, Eclipse e Breaking Dawn e grazie ai diritti cinematografici, è riuscita a far parlare di vampiri e licantropi in modo nuovo. Nonostante i soggetti in questione non siano proprio novelli nell’immaginario letterario e cinematografico, la 36enne statunitense ha ammaliato milioni di fan – dei romanzi e del finora primo film tratto da essa – in tutto il mondo con questi personaggi; ammiratori per lo più giovani e giovanissimi (ma non solo, anzi) che magari fino a poco tempo fa pensavano a queste creature fantastiche come a qualcosa di ben poco cool.
E invece… Se in Twilight, da cui è stato tratto l’omonimo film macina-incassi, uscito lo scorso novembre, fioriva l’amore tra i nostri eroi, l’introversa e goffa Bella (interpretata da Kristen Stewart, vista in Into the Wild di Sean Penn) e il suo innamorato, niente meno che un vampiro, il tenebroso e bellissimo Edward Cullen (l’ormai divo Robert Pattinson), nel successivo romanzo, New Moon, da cui è stata tratta l’attesissima pellicola in uscita il prossimo 20 novembre, i due vedranno il loro legame messo alla prova dalla lontananza e dall’ingresso in scena, più significativo che in Twilight, del licantropo Jacob Black (il trailer ufficiale del film svela questa sua condizione). Edward, infatti, resosi conto che la sua vicinanza a Bella non fa che mettere in pericolo la vita di quest’ultima, decide di allontanarsene facendo perdere le proprie tracce. È da questo punto che il destino di Bella si lega indissolubilmente a quello di Jacob Black, fino a questo momento solo “un amico di famiglia”, capace di rappresentare l’unico vero raggio di sole nelle tenebre in cui la ragazza sprofonda dopo la partenza di Edward. Il quale però, è ovvio (altrimenti non si sarebbe arrivati a quattro libri…), tornerà (e in grande stile – e qui c’entrano le riprese di New Moon girate in Italia a Montepulciano lo scorso maggio). Bella dovrà fare i conti col fatto che se è vero che l’amore della sua vita è Edward, parimenti dalla sua esistenza non potrà mai più essere escluso neppure Jacob… Con il personaggio di Jacob si affaccia alla saga l’intera comunità dei Quileute, indiani che vivono nella riserva di La Push, nei pressi della cittadina di Forks, dove la storia è ambientata. La maggior parte dei quali indiani sono anche licantropi. Un mondo tutto soprannaturale, come quello dei vampiri, il cui mix sapiente e riuscitissimo con quello “normale” costituisce la cifra peculiare dei romanzi della Meyer e dei relativi film. Come lei stessa ha dichiarato, l’autrice si è divertita a creare un universo fantastico con regole tutte sue.
E contrapponendo per tutta la saga vampiri e licantropi, niente di più lontano gli uni dagli altri come vedremo, ha reso incandescente e ricca di pericolo non solo la storia d’amore di Bella e Edward ma l’intera storia. Innanzitutto, per i profani, spieghiamo subito che i nostri vampiri – e per nostri s’intende il clan dei Cullen di cui Edward fa parte – sono buoni. Loro si definiscono non senza ironia “vegetariani”. Anche loro, come tutti quelli della loro specie, hanno sete di sangue umano, ma per non sacrificare alcuna persona hanno deciso di nutrirsi solo di sangue animale. Motivo per cui ogni tanto Edward e i suoi “fratelli adottivi” – Rosalie ed Emmett, fidanzati tra loro, e Jasper ed Alice, fidanzati anch’essi – spariscono per fare, ufficialmente, del trekking e della sana vita da campeggio coi familiari, mentre in realtà vanno a caccia (sono ghiotti di puma). I Cullen si presentano come una famiglia, i cui i genitori sono il dottor Carlisle e la moglie Esme, ma sono in realtà “solo” un gruppo di vampiri accomunati da questo modo di vivere pacifico. Non possono rimanere più di tanto in un posto perché il loro aspetto eternamente inalterato desterebbe non pochi sospetti (i vampiri mantengono per sempre l’immagine che avevano quando, avvelenati dal morso di un altro vampiro, sono diventati a loro volta, come direbbe Jacob, “succhiasangue”). Sono, come vuole la tradizione, pallidi e gelidi. Ma hanno anche dei poteri. Quelli più o meno comuni a tutti sono forza e velocità. Poi ci sono alcuni esemplari dotati di capacità particolari: Edward sa leggere nel pensiero, Alice sa prevedere il futuro, Jasper sa condizionare l’umore delle persone. I loro occhi sono ambrati quando hanno soddisfatto la loro sete di sangue, rossi quando sono assetati. E alla luce del sole la loro pelle risulta iridescente, come tempestata di infinitesimali diamanti, e di una grana pari a quella di una pietra levigata. Ecco perché, come dice il personaggio di Jessica in Twilight: «Quando c’è il sole, niente Cullen». Diversamente dai loro avversari storici, con cui intrattengono però una duratura tregua (siglata anni addietro da Carlisle e da un antenato di Jacob), i licantropi non sono tali perché “infettati” da qualcuno, ma per “genetica”: alcune famiglie di Quileute lo sono, e non ci si può far nulla, non si può tornare indietro. La scoperta di una simile natura e le prime trasformazioni avvengono nell’età dell’adolescenza. Periodo durante il quale il ragazzo (o la ragazza: nella saga c’è anche una licantropa, Clea) subisce dei profondi cambiamenti fisici: i muscoli si gonfiano, l’altezza cresce notevolmente, il sangue, e di conseguenza la pelle, sono molto più caldi della norma, tanto da permettere a Jacob e soci di girare in maglietta anche sotto la neve. Ecco perché la trepidazione delle fan di Taylor Lautner, il Jacob del grande schermo, alla vigilia dell’annuncio del cast di New Moon: poteva Lautner, fisico abbastanza asciutto e adolescenziale in Twilight, pompare i suoi muscoli a tal punto da risultare credibile nei panni del Jacob post-trasformazione in licantropo di New Moon? O sarebbe stato sostituito da qualche altro attore? A suon di pasti iper-proteici e tantissima palestra Lautner ce l’ha fatta a tenersi il ruolo. Dulcis in fundo, i licantropi hanno un tale senso del branco/famiglia/comunità che, trasformati in lupi, possono sentire i pensieri l’uno dell’altro.
1 – continua